“Siamo i soliti cittadini Apriliani esasperati dalla mancanza di acqua nelle ore notturne da ormai oltre quattro anni. Abbiamo già scritto di come l’ONU abbia sancito che l’acqua è un Diritto Universale dell’Umanità, che però a noi viene negato in quella fascia oraria e pertanto siamo convinti che un azienda, che ha come compito quello di trasportare un bene non suo, a distanza di oltre 20 anni dall’ insediamento, non abbia assolto alla propria “Mission”.
Abbiamo appreso dalle testate giornalistiche del suo incontro con il Commissario Straordinario di Aprilia e siamo rimasti esterrefatti dalle sue risposte!
A noi cittadini poco importa della digitalizzazione in corso – basterebbe dare seguito con sollecitudine alle segnalazioni di perdite, oppure confrontarsi con chi il territorio lo conosce, per capire che la criticità maggiore, è da sempre collocata sulla tubazione principale Carano- Giannotola.
Riteniamo che non servono contatori intelligenti, ma attività manutentiva importante divenuta ormai urgente! Non possiamo accettare e non ci accontentiamo di stare senza acqua da mezzanotte alle cinque, così come già avveniva peraltro almeno da gennaio 2021 fino a febbraio u.s..
Vogliamo da voi azioni concrete: deliberate formalmente questi interventi urgenti, individuando e stanziando i fondi, tenuto conto tra l’altro, che appena pochi anni fa siete stati anche premiati per i risultati di bilancio, quindi i fondi non vi mancano di certo!
Tra l’altro occorre ricordare che in bolletta vi paghiamo le “partite pregresse”, cioè, tra le varie, gli investimenti realizzati e i costi di gestione. Non ci interessa, nel modo più assoluto, qualsiasi rimborso che possa ripagare del torto subito: la dignità della persona legato all’accesso all’acqua (sempre a detta dell’ ONU) non è in vendita! Pretendiamo che l’acqua sia disponibile, alla pressione prevista da carta dei servizi, 24 ore al giorno!”.
Così, in una nota, i due gruppi di cittadini che hanno depositato le denunce.