EQUILIBRI DI BILANCIO A SONNINO, L’OPPOSIZIONE BOCCIA L’AMMINISTRAZIONE: “CONTI DISASTROSI, LO ABBIAMO DETTO ANCHE UN ANNO FA”

Dario Iacovacci
Dario Iacovacci

Consiglio comunale a Sonnino, l’intervento del consigliere comunale di minoranza, del Gruppo “Sonnino: una Casa nel Comune”, Dario Iacovacci

“Esattamente un anno fa, il 4 agosto 2023, si discuteva il riequilibrio ed assestamento del bilancio 2023, e in quell’occasione dichiarai che il Comune di Sonnino galoppava verso il Dissesto finanziario. Fummo apostrofati come incapaci, e non sto qui ad elencare gli aggettivi dispregiativi nei confronti della minoranza. 

Mi ponevo qualche dubbio di fronte alla sapienza di chi ha amministrato questo comune per oltre un decennio, ma con il passare del tempo si rafforzava il mio pensiero e quello della compagine di opposizione, in relazione a quanto sostenuto in quella seduta del 4/8/2023. Aspettavamo con interesse la diretta dell’Assessore Celani “contro le ragliate dell’opposizione”, ma come si suol dire, chi tace acconsente. 

Il decreto legislativo 267/2000, testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (tuel), alla parte II, titolo VIII, dall’art.  242 all’art. 269, contiene le disposizioni concernenti gli enti locali in condizione di sofferenza finanziaria .

In particolare, gli enti locali possono essere suddivisi in tre gruppi di sofferenza: deficitari ( art. 242-243), in pre- dissesto (riequilibrio finanziario pluriennale, dall’art. 243-bis all’art. 243-sexies) e in dissesto ( art. 244 e seguenti).

L’anticipazione di cassa è un finanziamento a breve termine per far fronte a pagamenti urgenti e indifferibili in situazioni di carenza di liquidità momentanee, invece il Comune di Sonnino lo usa come un mezzo di copertura alternativo della spesa.

La presenza di interessi da corrispondere rende l’utilizzo di questo strumento particolarmente oneroso, determinando un ulteriore motivo per cui dovrebbe essere utilizzato solo in circostanze eccezionali. Nel triennio precedente sfioriamo i centomila euro di interessi, solo nel 2023 si sono pagati 65.000 € e, galoppiamo verso tale cifre anche per il 2024.

È la stessa situazione del 2023, nelle variazioni sull’assestamento di bilancio, si ripete con richiesta di ulteriori tre milioni di euro rispetto alla previsione, operazione non consentita in quanto non si può andare oltre il deliberato di Giunta, come certificato dal responsabile del settore finanziario nella relazione allegata alla delibera Salvaguardia degli equilibri e assestamento generale di bilancio esercizio finanziario 2024. Quanto evidenziato, tra l’altro, stride con quanto previsto nel Bilancio di Previsione 2024 per euro 3.447.541,88 contro quanto dichiarato pari ad euro 3.255.804,89.

Tra l’altro nella medesima relazione si specifica che “Dal cronoprogramma di incassi e pagamenti comunicati dalle aree, si ritiene che gli incassi previsti entro la fine dell’esercizio consentono di far fronte ai pagamenti delle obbligazioni contratte nei termini D.lgs. n. 231/2002 , garantendo altresì un fondo di cassa finale positivo”.

Ribadendo già quanto affermato in precedenza, non è lecito andare oltre quanto stabilito per l’anticipazione di cassa iscritta in bilancio e difforme, tra l’altro, con quanto dichiarato dal responsabile finanziario, vi voglio ricordare che al 31/12/2023 l’anticipazione di cassa risultava pari ad euro 5.647.085,27, oltre il limite consentito e sarà compito nostro chiedere al tesoriere se ha rispettato la norma di tale istituto.

Le previsioni avveniristiche che garantiscono un fondo di cassa finale positivo sono prive di fondamento. Tale situazione, ormai, si trascina dietro anni di mal governo e si è toccato il massimo nel 2023 dove, tra l’altro, il revisore nel riequilibrio e assestamento non verificava le criticità e i correttivi da mettere in atto, come non si può vedere il grave squilibrio tra la competenza e la cassa, così come sancito dall’art. 162 comma 6 del tuel, tanto è che il rendiconto 2023 si chiude con un disavanzo pari ad euro 539.898,88.

Dal Parere del Revisore Unico,  Dott. Paris Marco, datato 31/07/2024, non si evince nel contenuto quando ha ricevuto la documentazione.

Il revisore unico, al rendiconto 2023, doveva relazionare in merito ai fondi covid, secondo quanto dettato dal D.M. 08/02/2024 e non si trova assolutamente nessun accenno,  anche quanto stabilito dal D.M. 19/06/2024 e tanto meno se è stato adeguato il Bilancio di Previsione 2024/2026 in base all’esito del conguaglio Covid 19.

Il Revisione non rileva se l’Ente ha in corso di attuazione interventi correlati al PNRR o al PNC, come risultanti da Regis e/o dal portale P.A.digitale2026; Non si conosce la corretta alimentazione del sistema Regis e portale P.A. digitale 2026, con i dati di programmazione ed attuazione finanziaria, fisica e procedurale, relativi ai progetti di propria competenza;

Nonsievincel’avvenuta predisposizione da parte dell’Ente di appositi capitoli all’interno del piano esecutivo di gestione (ai sensi dell’art. 3, co. 3, D.M. 11 ottobre 2021), al fine di garantire l’individuazione delle entrate e delle uscite relative al finanziamento specifico, garantendo così il tracciamento dei vincoli di competenza e di cassa. Non si evince quando sono state apposte le relative firme dal Responsabile del Servizio Finanziario.

Conla nota prot. n. 9420/2024, dove non viene specificata la data per avere una correlazione dei documenti inviati al Revisore da parte del Responsabile del Servizio Finanziario, quest’ultimo avrebbe dovuto richiedere ai Responsabili dei Servizi le seguenti informazioni: segnalare tutte le situazioni che possano pregiudicare l’equilibrio di bilancio, sia per quanto riguarda la gestione corrente, sia per quanto riguarda la gestione dei residui; segnalare l’eventuale presenza di debiti fuori bilancio, per i quali dovranno essere adottati i provvedimenti necessari all’eventuale riconoscimento di legittimità e alla copertura delle relative spese; verificare tutte le voci di entrata e di spesa sulla base dell’andamento della gestione,  evidenziando la necessità delle conseguenti variazioni; verificare l’andamento dei lavori pubblici finanziati ai fini dell’adozione delle necessarie variazioni; verificare, in relazione agli organismi partecipati soggetti al controllo analogo, lo stato di attuazione degli obiettivi, l’andamento della gestione segnalando possibili squilibri economici; verificare che il fondo crediti di dubbia esigibilità, accantonato nel risultato di amministrazione, sia ancora adeguato in caso di gravi squilibri riguardanti la gestione dei residui.

Nella relazione del servizio finanziario si evince che solo l’area 3.2 ha dato riscontro, la mancata risposta indica una dichiarazione positiva sui singoli punti richiesti, come afferma la responsabile del servizio suddetto. Appare alquanto singolare che su dati relativi alla contabilità possa coesistere il silenzio assenso.

Tale documento contabile è la brutta copia dell’originale del 4/08/2023 e tra l’altro il revisore, come in precedenza, non rivela criticità, voglio ancora ricordare che il 2023 si è chiuso in disavanzo di competenza pari ad euro 539.898,88 e la mancata restituzione dell’anticipazione di cassa per euro 1.531.956.

Lo stesso dimentica che oltre alla competenza e conti residui,  esiste anche la cassa, o ha letto male o non è venuto in possesso del saldo di cassa che alla data odierna è pari ad euro meno 1.105.853,77, molto probabilmente l’art. 162 del Tuel comma 6 è sconosciuto a chi dovrebbe controllare.

Orbene in premessa vi ho elencato gli articoli del Tuel concernenti gli enti locali in condizione di sofferenza finanziaria, dato che le carte le date voi ( e qualcuno si offende se mi esprimo in carta vince carta perde), scegliete voi qual è la soluzione migliore, la mia personale è quella che dovreste abbandonare la nave”.

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