EMERGENZA GRANCHIO BLU, L’ALLARME DI COLDIRETTI LATINA

Coldiretti Latina: emergenza granchio blu nel mare pontino. Servono misure per far ripartire il settore pesca

Il granchio blu non solo minaccia l’ecosistema dei nostri mari e mina la biodiversità, ma mette a rischio il futuro delle imprese che operano nel settore pesca, fortemente compromesso dalla presenza di questa specie aliena soprattutto a Latina.

Un grido di allarme lanciato proprio dalla federazione provinciale di Coldiretti guidata dal presidente, Daniele Pili, che oggi, per accendere i riflettori su una situazione sempre più critica e devastante, è intervenuto nella diretta di Buongiorno Regione Lazio su Rai Tre da Terracina, che dopo Roma è al primo posto tra i porti di Latina per vendite di pescato. Presente anche il direttore di Coldiretti Latina, Gerardo Dell’Orto.

“I danni causati dalla presenza del granchio blu – spiega il presidente Pili – hanno superato i 10 milioni di euro stimati a metà 2024 nel Lazio. Una cifra che è destinata a raddoppiare a causa dei continui attacchi di questa specie aliena, che sta danneggiando la produzione di vongole con cali produttivi che arrivano anche all’80%. Stessa situazione per le cozze e altri pesci soggetti alla predazione. Le aziende sono state costrette a investire in attrezzature molto costose, con reti a maglie adatte a proteggere gli impianti, ma l’assedio dei predatori non si è fermato”.

È importante un Piano nazionale di Coordinamento delle ricerche scientifiche delle specie aliene, tanto più necessario considerando che gli effetti dei cambiamenti climatici sono sempre più evidenti, come dimostra la stessa proliferazione rapida del granchio blu. Le femmine depositano da 700 mila a 2 milioni di uova, anche se studi hanno dimostrato che possono arrivare fino a 8 milioni di uova.

“Bisogna dare delle risposte alle imprese ittiche che rischiano la chiusura se non si interverrà in tempi rapidi – prosegue Pili – con sostegni economici volti a garantire il loro futuro e quello dei giovani, che sono sempre meno in questo settore”.

Solo un marinaio su 10 (9%) imbarcato sulla flotta peschereccia del Lazio ha meno di 30 anni, a causa della mancanza di un vero ricambio generazionale legato alle troppe incertezze che gravano sul futuro della pesca.

“Il comparto della pesca – ha spiega il presidente della Cooperativa dei pescatori di Terracina, Dario Venerelli, ai microfoni del Tgr Lazio – sta attraversando un periodo di estrema difficoltà da quando è stata registrato la presenza del granchio blu e a risentirne pesantemente sono soprattutto le piccole imprese ittiche con reti distrutte insieme al pescato, che viene attaccato da questa specie aliena”. Il risultato è un netto calo del reddito per i pescatori, che non riescono a compensare neanche in piccola parte le perdite subite con la commercializzazione del granchio blu.

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