EMERGENZA BOMBE A LATINA, IL CASO FINISCE IN PARLAMENTO CON L’INTERROGAZIONE DI ZARATTI (AVS)

Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Filiberto Zaratti ha presentato una interrogazione a risposta scritta al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in visita nel capoluogo pontino nell’ottobre scorso.

“Da oltre 10 anni Latina non viveva una stagione così insicura. Da più di due mesi – scrive Zaratti – la città è ostaggio di una guerra criminale che si combatte a suon di intimidazioni, esplosioni, incendi dolosi e bombe, l’ultima delle quali in viale Kennedy nella notte tra sabato e domenica scorsa: così Latina sprofonda nel baratro della paura a farne le spese sono le cittadine e i cittadini che non si sentono più sicuri”.

“L’escalation di eventi, tra cui esplosioni notturne e interi quartieri ormai preda di dinamiche criminali, ha reso la situazione insostenibile. Non occorrono slogan d’occasione, ma lo stanziamento straordinario di ingenti risorse economiche per finanziare e potenziare concretamente le forze dell’ordine e la magistratura impegnate quotidianamente nella lotta al malaffare”.

“Sono trascorsi quasi due mesi dalla visita del Ministro dell’interno a Latina, un’occasione in cui sono state fornite rassicurazioni sulla vicinanza del Governo a un territorio gravemente infiltrato dalla criminalità organizzata e teatro di quotidiani scontri tra bande: serve agire in fretta ma con visioni più ampie, perché non bastano le telecamere e gli agenti in servizio di controllo h24, quello che accade non è il frutto di episodi isolati, ma il segnale evidente di un nuovo fermento all’interno dei gruppi della criminalità organizzata. È un campanello d’allarme che non può essere ignorato: quando il territorio viene lasciato scoperto dalla presenza attiva e coordinata dello Stato, il rischio è che il controllo sociale passi di mano e finisca dove non deve finire”.

“I fatti dimostrano che il vero problema di Latina non sono gli immigrati, i senza tetto, gli indigenti, come ha provato a sostenere solo pochi giorni fa uno sparuto gruppo di provocatori, la vera emergenza è la criminalità organizzata e la sua capacità di infiltrarsi, intimidire, condizionare la vita quotidiana delle persone, soprattutto quando si creano vuoti di presenza dello Stato”.

Zaratti conclude chiedendo “se il Ministro interrogato non ritenga, anche alla luce degli ultimi episodi, dare con forza una risposta istituzionale immediata, chiara e determinata attraverso un coordinamento straordinario e permanente che metta insieme forze dell’ordine, istituzioni locali e nazionali, parti sociali, associazioni, affinché si agisca con tempestività per fermare questa escalation e restituire sicurezza e serenità ai cittadini e alle cittadine di questo territorio fortemente sconvolto da una presenza criminale che cerca di imporsi a forza di atti di minacciosa violenza, cercando di intimidire un tessuto sociale che rifiuta il metodo mafioso e si appella alla legalità e ai diritti come asse delle scelte per la città”.

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