EMERGENZA AZZARDO A FORMIA, LA MOZIONE DELL’OPPOSIZIONE

Formia, emergenza azzardo: una mozione dei consiglieri comunali d’opposizione in risposta all’appello della Caritas

“A Formia si spendono quasi 6.000 euro a testa ogni anno in gioco d’azzardo. Una cifra impressionante, che ci colloca tra i primi cinque comuni in Italia. Numeri alti anche in tutto il comprensorio, con una forte incidenza del gioco online.

La Caritas di Gaeta, da anni, è un punto di riferimento su questo tema. Con il Tavolo permanete di contrasto all’azzardo e insieme a tante realtà del territorio, raccoglie dati, promuove iniziative di prevenzione e organizza campagne di sensibilizzazione. Un lavoro importante, che però continua a restare ai margini del dibattito politico cittadino.

Per questo abbiamo presentato una mozione in Consiglio Comunale, con l’obiettivo di restituire centralità politica e amministrativa a questo tema.

Chiediamo di riprendere il regolamento comunale approvato nel 2014 – rimasto a lungo bloccato da ricorsi, poi superati con la sentenza favorevole del Consiglio di Stato – per aggiornarlo e renderlo finalmente operativo. Quella sentenza ha chiarito un principio importante: un Comune può intervenire e regolamentare.

Ora serve fare un passo in più: aggiornare quel regolamento per affrontare anche le nuove forme di azzardo, a partire dal gioco online e dal rischio crescente tra i minori.

La mozione impegna l’Amministrazione a sostenere il lavoro del Tavolo sull’azzardo, a promuovere progetti nelle scuole, a sostenere le attività No Slot e a costruire percorsi di prevenzione. Chiediamo inoltre maggiore attenzione alle politiche giovanili, perché offrire alternative reali ai ragazzi significa prevenire sul nascere il rischio di ludopatia.

Chi cade nella spirale dell’azzardo non può essere lasciato solo. Per questo proponiamo il coinvolgimento del Consorzio Socio-Sanitario LT/5 in un progetto di presa in carico integrata, che affronti la ludopatia sul piano sanitario, economico e familiare. Uno sportello comprensoriale che offra un presidio stabile di ascolto e supporto per chi vive questa condizione.

Sappiamo anche che dietro l’azzardo c’è spesso la mano della criminalità organizzata, che utilizza il gioco per riciclare denaro e controllare il territorio. Inoltre, l’indebitamento legato al gioco spinge spesso le persone nelle mani degli usurai. Per questo, contrastare la ludopatia significa anche combattere infiltrazioni criminali e usura.

Raccogliere l’appello di Don Alfredo Micalusi e delle associazioni che lavorano su questo tema è un atto dovuto. Non stiamo parlando di cifre astratte. Dietro ogni statistica ci sono storie vere, vite in difficoltà, famiglie che rischiano di sprofondare nel silenzio. Portare questo tema in Consiglio Comunale significa dire che l’azzardo non è un vizio privato, ma una ferita collettiva di cui deve occuparsi anche l’Amministrazione”.

Così, in una nota, i consiglieri comunali, Luca Magliozzi e Alessandro Carta (Gruppo Partito Democratico-DemoS-FPdS).

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