Elezioni Latina 2021: quest’oggi 4 settembre la presentazione ufficiale della lista del Movimento Cinque Stelle
Come noto, i pentastellati andranno da soli alle elezioni del 3 e 4 ottobre, dopo aver respinto con garbo le “avance” di Damiano Coletta il quale aveva individuato in loro l’ultima componente politica per chiudere il suo progetto di “campo largo”.
Sono stati anni difficili per i 5Sstelle del capoluogo e non solo. Questo è l’accenno che il candidato Sindaco Gianluca Bono ha voluto fare soffermandosi anche su recenti critiche rivolte da un sito di informazione locale che li ha accusati di essere venuti a patti con Coletta. Cosa che, effettivamente, è una balla: secondo l’articolista, senza circostanziare aspetti politici e nomi, lo avrebbero fatto in cambio di una poltrona.
Bono, peraltro, ricorda ai presenti in sala che l’autrice dell’attacco politico è una di quelle persone che, cinque anni fa, presentando una lista, impedì al gruppo storico pentastallto della città di essere certificato e concorrere alle elezioni comunali del 2016. E un altro sassolino il candidato sindaco se lo leva citando la senatrice Marinella Pacifico che, come l’articolista di cui sopra, presentò una lista cinque anni fa, fu eletta coi 5stelle al Senato nel 2018 per poi essere espulsa. Ora, la senatrice appoggia il candidato sindaco del centrodestra Zaccheo militando in Cambiamo con Toti/Coraggio Italia.
Ma il fulcro dell’intervento del candidato sindaco, in una sala predisposta al Circolo Cittadino di Latina, tra attivisti e cittadini, è stato finalizzato a dare un quadro della Latina che va dal “mostro Malvaso” – che dà il benvenuto a chi giunge a Latina – per arrivare all’Ex Svar (“ero ragazzino e come era allora quel complesso è adesso tra spaccio, prostituzione e miseria“) fino al Quartiere Nicolosi: “Un quartiere di fondazione della nostra città bellissimo ma abbandonato nel degrado”. Bono, peraltro, ha raccontato di essere stato invitato da una cittadina di origine marocchina del Nicolosi che, offrendogli del cous cous, si vergognava del luogo in cui viveva.
Ecco, per il 5Stelle di Latina e Bono, ciò non può più esistere in una città che vuole dirsi moderna.
A parlare, oltreché al candidato sindaco, anche i due ex LBC, Maria Grazia Ciolfi e Salvatore Antoci, i quali si sono rispettivamente concentrati sui loro cavalli di battaglia: per la consigliera comunale la Marina con un intervento che ha toccato la complessità della questione “Lido di Latina” (“vogliamo introdurre una zona a traffico limitato, con micro-mobilità sostenibile da Capo Portiere a Rio Martino“); per il consigliere comunale il tema della trasparenza, spiegando la differenza che passa da “una di facciata” a “una di sostanza”. E non è mancata una stoccata ai sui ex colleghi consiglieri comunali di Latina Bene Comune che, secondo Antoci, votavano alzando una mano senza sapere neanche per cosa si esprimevano.
E, ancora, gli interventi del gruppo Giovani M5S con gli esponenti Federica Lauretti e Luca Pietrolucci che si sono soffermati l’una sui temi della sicurezza e di una pubblica amministrazione “amica” dei cittadini, l’altro sulla digitalizzazione della città e degli strumenti dell’amministrazione.
Infine, gli interventi a supporto da parte dei due politici che più si sono spesi per il gruppo di Latina. C’era il deputato Marco Bella, ex professore di Chimica all’Università, che ha lodato Bono per la coerenza: “Era in lista nel 2018 al Senato e non è stato eletto: ora i tre che sono stati eletti non sono più nel Movimento 5Stelle, mentre lui è rimasto“. E su questo – al netto della dichiarazione di Bella – il nuovo Movimento 5 stelle 2050 di Giuseppe Conte, per non commettere gli stessi errori del passato, dovrebbe interrogarsi come e perché si è dato credito a personaggi che hanno solo sfruttato il treno. “Il gruppo di Latina – ha concluso Bella – non potrà perdere: o vincono o imparano“.
C’era, ovviamente, anche la consigliera regionale di Terracina Gaia Pernarella, da sempre legata al gruppo di Latina, la quale ha ringraziato gli attivisti e il candidato sindaco, mostrandosi felice perché, per lei, questa di oggi, era già una festa. La consigliera, inoltre, ha accennato alla situazione dell’impiantistica dei rifiuti a Latina, sostenendo, tra le altre cose, che in seguito al provvedimento regionale finalmente ci si è messi sulla strada di una regolamentazione del fotovoltaico in tutte le province laziali.
Una presentazione che è filata via liscia, un po’ come tutte quelle che si stanno celebrando in questi giorni organizzate dalle varie coalizioni in campo.
A poter far discutere, muovendosi su un terreno scivolosissimo, una risposta da parte del candidato sindaco Bono a una domanda di Andrea Apruzzese de Il Messaggero. Una risposta che non ha chiarito la posizione del 5Stelle locale sulla cosiddetta discarica di servizio.
“Sì alla discarica – ha detto Bono – dobbiamo uscire dalla sindrome Nimby e la conferenza dei sindaci deve sbrigarsi. La provincia di Latina nonostante gli ultimatum regionali non ha deciso niente“. Peccato, però, che sia la sindaca Raggi, collega di Bono a Roma, ad aver presentato un esposto al Tar contro quell’atto regionale che imponeva alla Città metropolitana di Roma e alla Provincia di Latina di scegliere le discariche di servizio.
Il candidato sindaco, su un tema caldissimo, non specifica se sia favorevole a realizzare la discarica nel capoluogo oppure se si sente di escludere e di lottare affinché nessun impianto sia realizzato nell’ex Palude; lasciando aperto un problema che si ripresenterà a chiunque vinca alle prossime amministrative.
Il tema, infatti, è abilmente schivato da ogni candidato Sindaco, quantomeno Bono ha avuto il merito di toccarlo, pur con una risposta che a più di un cittadino non potrà convincere.