L’ex consigliere comunale Dino Iavarone (Latina nel Cuore): “Errori diffusi hanno determinato la mia esclusione dal Consiglio Comunale”
Escluso a seguito dell’elezione bis nelle 22 sezioni del capoluogo di provincia dove si è votato per via della sentenza del Tar risalente a luglio scorso, l’esponente della lista “Latina nel Cuore”, Dino Iavarone denuncia l’ennesimo presunto pasticcio nella trascrizione dei dati. Al suo posto, è subentrato il candidato dell’Udc, Antonio Costanzi.
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“Le elezioni amministrative dello scorso anno – esordisce Iavarone – non finiscono mai di riservare amare sorprese. Mi corre l’obbligo di dover denunciare un ulteriore grave errore che se l’anno scorso non produsse effetti, a seguito della ripetizione del voto nelle 22 sezioni ha determinato la mia esclusione dalla nuova composizione del Consiglio Comunale, nonostante abbia incremento il mio risultato personale”.
“A seguito di una serie di controlli effettuati durante i lavori della commissione elettorale centrale, – prosegue l’esponente del centrodestra – è emersa una discrepanza nei dati riportati dai verbali delle sezioni 77 – 78 – 116 e le tabelle riepilogative elaborate dalla commissione stessa. Sostanzialmente nelle tre sezioni citate il sottoscritto ha ottenuto sei voti nella sezione 77, otto voti nella sezione 78 e quattro voti nella sezione 116, per un totale di 18 voti così come risulta dai verbali delle sezioni stesse, che avrebbero certificato la mia elezione; mentre nelle tabelle riepilogative, quelle che poi vengono prese in considerazione per la proclamazione degli eletti, probabilmente per un errore di inserimento dati, sono stati riportati zero voti in tutt’e tre le sezioni”.
“Ho prontamente presentato istanza alla commissione elettorale centrale per chiedere la rettifica dei dati in quanto è talmente evidente che si tratta di un errore di trascrizione che mi sembrava la cosa più naturale da fare, ma nonostante la comprensione dell’accaduto da parte della commissione, non è stato possibile procedere alla giusta correzione. A questo punto – conclude Iavarone – non mi resta che procedere con l’accesso agli atti, e tutto ciò che ne consegue per ristabilire quanto democraticamente scelto dai cittadini di Latina”.
Altro ricorso in vista? È probabile di sì.