Elezioni comunali, il “terzo polo” mancato. Bottoni, candidato sindaco per una coalizione sostenuta da diverse liste, risponde al consigliere comunale Oliver Tassi (Azione): “Il passo indietro di chi non ne ha fatto uno avanti”
LA NOTA – Come sarà stato possibile a tutti notare, il sottoscritto – spiega Bottoni in una nota – sino ad ora, si è religiosamente astenuto dall’intervenire nella discussione sui passi indietro, da molti evocati, non essendo appassionato delle sterili polemiche, ma, piuttosto, essendo interessato solo ai destini futuri della mia città e dei miei concittadini.
L’occasione, stavolta, mi è resa obbligatoria per il fatto di essere stato più volte citato in un comunicato redatto dal Consigliere Comunale Olivier Tassi.
Leggendo quanto apparso sugli organi di informazione a firma dell’altro Consigliere ex LBC ed ora anch’egli uscito da quella formazione, Salvatore Antoci, vi si legge di diktat piovuti dall’alto (quindi da fuori Latina) per impedire che si possa verificare un avvicinamento tra due formazioni politiche.
Si legge, infatti, che “uno dei gruppi maggiormente attivi che avrebbero dovuto essere uno dei pilastri portanti del “terzo polo” ha ricevuto un vero e proprio diktat dal vertice nazionale contro questa ipotesi”.
Da quanto mi risulta, i gruppi nazionali che potrebbero costituire effettivamente il terzo polo a Latina, sono il M5S ed Azione e, a quanto pare, tra i rispettivi vertici sembra non corra buon sangue, per cui il diktat di cui parla il Consigliere Antoci potrebbe riguardare proprio questi due partiti.
Il Consigliere Tassi, invece, ha cercato di porre l’attenzione sul famoso e da tanti evocato “passo indietro” che si dovrebbe compiere per favorire la scelta di un candidato sindaco comune.
A questo proposito, desidero far notare che per far fare un passo indietro, bisognerebbe averne fatto prima uno in avanti.
Tuttavia, il passo in avanti, lo ha fatto solo il sottoscritto il 9 aprile scorso, candidandosi a sindaco, sostenuto da diverse formazioni, per cui la richiesta potrebbe essere rivolta solo allo scrivente, senza che gli altri potenziali candidati abbiano avuto il coraggio di scendere in campo e neppure di schierarsi da una parte o dall’altra, anzi, sembrerebbe che qualcuno possa aver fatto la spola tra destra e sinistra.
E qualcuno di essi, da quanto mi risulta, rimane ancora furbamente nascosto dietro una o persino più porte, nella mai sopita speranza di essere chiamato all’ultimo momento a salvare la patria.
Questi sono giochi di basso o bassissimo spessore, che lasciano chiaramente intendere che le intenzioni di questi soggetti sono soltanto verso sé stessi, mentre ben poco hanno a che vedere con gli interessi verso la città per una sua concreta rinascita sotto il profilo culturale, imprenditoriale, economico, occupazionale, sociale e persino morale, che sono, invece, i motivi che hanno indotto in tantissimi a chiedermi di candidarmi e me, poi, a rispondere all’appello, per una vera politica all’esclusivo servizio della mia Collettività, come ho sempre considerato dovesse essere la politica.
La politica intesa come servizio sarà l’unica modalità che caratterizzerà l’Amministrazione da me diretta, in caso di elezione a sindaco.
Mi auguro che tutti gli attori di questa campagna elettorale, sappiano tenere esente Latina da beghe che nulla hanno a che vedere con il nostro territorio e che ne evidenzierebbero ancora una volta di più la sudditanza da interessi altri e che, con un minimo di coraggio, si sappiano affrontare le questioni di Latina tra latinensi, sentendo, almeno per una volta, l’orgoglio di essere tali e, quindi, con il desiderio esclusivo di tutelarne al meglio gli interessi insieme ai diritti dei cittadini.