Figlia dello storico e padre fondatore della Repubblica, Vittorio Foa, l’autrice si candida con la lista in sostegno di Damiano Coletta sindaco
Tra i candidati al Consiglio comunale della lista “PER LATINA DUEMILATRENTADUE”, spicca il nome di Anna Foa. Figlia e primogenita di Vittorio Foa (1910-2008), politico, sindacalista e storico, uno dei padri fondatori della Repubblica, Anna Foa è nata a Torino nel 1944, è una storica e autrice di numerosi studi di storia culturale della prima età moderna e di opere sulla storia degli ebrei in Europa e in Italia. È da sempre impegnata sul fronte della memoria, della didattica della storia e della sensibilizzazione delle giovani generazioni alla conoscenza storica dei fatti riguardanti la Shoah e la deportazione nei campi di concentramento e di sterminio. Nel 2019 è stata insignita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella del grado onorifico di Commendatore di gran croce, assegnato ai cittadini che si sono distinti per il loro contributo nelle professioni, nella cultura e nella società.
La sua candidatura a sostegno dell’elezione a sindaco di Latina di Damiano Coletta – per la quale la lista corre in coalizione con LBC, PD e M5S – è un importante tassello e contributo in un momento delicato per la città, oltre che un piacere e un onore per i candidati tutti, di essere al fianco di profili di così ampia caratura nazionale.
“Sono nata a Torino e vissuta a Roma da quando avevo sei anni. – spiega la storica Anna Foa, per spiegare i motivi della sua scelta – Due anni fa mi sono trasferita a vivere a Formia, prendendone la residenza. Non era per me un luogo sconosciuto. Dal 1990, quando mio padre Vittorio Foa aveva cominciato a passare lunghi periodi a Formia, vi sono andata spesso. Negli ultimi anni della vita di mio padre, quando lui viveva ormai sempre a Formia, vi sono andata ancora di più. Cittadino onorario di Formia, mio padre vi è morto nel 2008, a 98 anni, ed è sepolto là. Ho quindi a Formia una rete di conoscenze e amicizie care, è un posto in cui mi sento a casa e in cui è stato bello trasferirmi.”
Ma perché la candidatura? “Perché innanzitutto ho una grande stima di Damiano Coletta, di cui avevo seguito negli anni il percorso, e credo che sostenerne la candidatura a sindaco sia significativo ed importante. Poi perché credo necessario battere a Latina una destra sempre più estrema e lontana dalla democrazia e dalla cultura, come vediamo anche da quello che essa esprime a livello nazionale.” Su quali tematiche potrà dare un contributo? “Per quanto mi riguarda, quello che potrei fare ove fossi eletta riguarda soprattutto le mie specifiche competenze, cioè la sfera della cultura. Sostenere la scuola, le biblioteche, l’insegnamento dei più giovani, la conoscenza del nostro passato. Perché senza cultura non c’è futuro.”