ELEZIONI GAETA, SALONE: “LECCESE PROLUNGA AGONIA DELL’ERA MITRANO”

Il candidato sindaco di Gaeta per “Alternativa” Antonio Salone commenta il comizio dell’avversario politico Christian Leccese

“Grazie, grazie, grazie”, tre volte. Così ha esultato nei confronti del pubblico accorso al suo comizio, il candidato sindaco di Forza Italia, Christian Leccese, chiamato a prolungare l’agonia dell’era Mitrano alla guida del Comune di Gaeta, entrambi ieri in piazza per raccontare la solita storiella.Non c’erano molte altre persone a dire il vero. Eppure, – spiega Salone – oltre al triplice ringraziamento, il delfino di Fazzone, ha diffuso tre foto che evocano una sorta di tripudio. Eh sì perché dalle foto – a contarle a occhio e croce, oppure testa per testa – emerge inequivocabile tutt’altro racconto”.

“Dalle foto possiamo vedere infatti che al comizio di Leccese sono accorse 200, al massimo 250 persone, compresi gli oratori, le quali sembrano però a Leccese almeno venti volte tanto, una marea di persone in giubilo.Ma in realtà erano circa l’1% degli abitanti di Gaeta. Esattamente la percentuale di cittadini gaetani rimasti, che ancora credono alle favole, ma senza alcuna luce. Però dopo dieci anni di amministrazione “vincente”, trionfante, che dovrebbe “fare ancora più grande Gaeta”, Gaeta al contrario sembra essere più piccola, più povera, più sottomessa, più omertosa.Dove sono le folle acclamanti? Dove i cittadini felici di questa vostra idea della città, della politica, dell’amministrazione, dove gli sponsor, i tifosi, i folgorati sulla via di Damasco?”

“Quando in piazza abbiamo portato noi, senza sindaci o candidati tali e senza nemmeno una bandiera politica, più o meno lo stesso numero di persone, che chiedevano verità e il ripristino della legalità sulla vergognosa vicenda della ex stazione, proprio l’attuale sindaco ne rideva, ridicolizzando la coscienza civica e democratica della propria città.Perché è nel Dna stesso di costoro, bandire chi chiede, chi fa domande, chi vuole trasparenza. E perché altrimenti non si capisce per quale motivo 200 cittadini che chiedono chiarezza sul procedimento penale a carico dell’intera giunta comunale, sindaco compreso, e del suo sodale Salvatore Forte e il Consind, siano diverse dallo stesso numero di concittadini che pensano che Mitrano e Leccese siano il bene di Gaeta. E perché – ancora – proprio il sindaco deride in un celebre messaggio audio, la presenza di chi scende in piazza per chiedere giustizia sulla vergogna della ex stazione, mentre ritiene consenso popolare lo stesso numero di tifosi?Quella invocata da Leccese non è una folla, non è un tripudio, non è consenso bulgaro”.

“È una piccola combriccola di tifosi, altrettanto rispettabili nelle proprie volontà elettorali, ma molto lontani dal rappresentare l’intera città, che semmai, ancora una volta in questa foto, si mostra chiaramente, delusa, disillusa, stanca, impaurita, frustrata, assente! Colpa di amministratori incapaci, politiche scellerate, decisioni assurde, procedimenti penali che hanno generato una diaspora di gaetani e una qualità della vita al collasso! Gaeta ha un’altra storia, altre aspettative, altro potenziale, altre alternative. Le favole di questa gente sono abbaglianti, sono oceaniche e fasulle. Gaeta ha bisogno di verità!”.

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