La Regione Lazio ha approvato la delibera che disciplina le linee guida per la riduzione dei campi elettromagnetici
Lo annuncia in una nota l’assessore all’Agricoltura, Promozione della filiera e della cultura del cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio, Enrica Onorati.
“Secondo la legge regionale 14/1999, infatti, la Regione ha il compito di adottare metodi e procedure per l’esecuzione delle azioni di risanamento dall’inquinamento elettromagnetico con la finalità di tutelare la salute della popolazione – aggiunge Onorati – E, a tal fine, volendo seguire le indicazioni della più recente giurisprudenza, la Giunta regionale ha puntualizzato, con l’adozione delle Linee guida, le fasi operative da attuare nell’ambito del procedimento di riduzione a conformità del campo elettromagnetico, chiarendo in particolare il ruolo dei diversi soggetti pubblici in base alle rispettive competenze istituzionali, nonché dei soggetti destinatari dei provvedimenti di adozione di azioni di risanamento del campo elettromagnetico”.
Sinteticamente, il documento prevede due fasi. La prima riguarda l’accertamento e contestazione della violazione dei limiti di campo elettromagnetico, condotta da ARPA Lazio e dalla Direzione Ambientale e Ciclo dei rifiuti, che – in caso di difformità – attiva la raccolta di informazioni funzionali all’avvio del procedimento amministrativo per eventuali azioni di risanamento nel breve termine (presso il Comune interessato, uffici competenti della Direzione del Ministero Sviluppo Economico e presso l’Ispettorato Territoriale del Ministero Sviluppo Economico).
La seconda fase prevede invece la riduzione a conformità dei valori di immissione del campo elettromagnetico e risanamento, tutto questo a cura della Direzione regionale e del Comune interessato.