Egato dei rifiuti, la Regione sceglie di sospendere le nomine dopo quella dell’ex consigliere regionale Mauro Bruschini a Frosinone e provincia
Messa alle strette da polemiche e indignazione per una spartizione in atto che ha visto assegnare all’Egato d Frosinone la presidenza in quota Partito Democratico di Mauro Bruschini, la Regione cerca di porre rimedio e stoppa le nomine negli atri enti territoriali.
Come noto, nella scorsa primavera, la Giunta Zingaretti ha dato il via libera alla proposta di legge regionale istitutiva dell’Egato, ossia l’ambito ottimale per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti. In sostanza, lo stesso principio utilizzato per l’acqua è stato applicato all’ambito dei rifiuti. La costituzione degli Egato ha però comportato in previsione ricchi emolumenti per i Presidenti, che percepiranno l’80% di ciò che prende il Governatore del Lazio, ossia circa 8mila euro, e per i membri del consiglio d’amministrazione.
Insomma, la classica gallina dalle uova d’ora che, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto quantomeno salvaguardare il merito nominando tecnici esperti. Invece, sin dalla prima nomina, quella di Bruschini, si è capito che i partiti si stanno mettendo d’accordo, specialmente sull’asse collaudato PD e Forza Italia.
Ecco, allora, che dopo Bruschini nella Ciociaria dove i Dem sono più forti che in provincia di Latina, sarebbe seguita la nomina di un fedelissimo del senatore di Fondi, Claudio Fazzone: il formiano e forzista Giuseppe Simeone che, dopo la consiliatura regionale, era pronto per sedere sulla poltrona ambita dell’Egato dei rifiuti pontini. Spartizioni politiche che non riguardavano naturalmente solo Frosinone e Latina, ma anche Roma, Viterbo e Rieti.
Ora però è arrivato lo stop perché a nominare il Presidente e i membri dovevano pensarci i sindaci riuniti in assemblea. Ebbene, quelle assemblee di sindaci non saranno svolte almeno fino al giorno dopo dell’elezione regionale di metà febbraio.
Ad annunciarlo è il Presidente Vicario della Regione Lazio, Daniele Leodori che spiega con una nota diffusa agli organi d’informazione: “Al fine di liberare dalla discussione elettorale la costituzione degli Egato, Enti importanti che come prevedono le norme nazionali e regionali, hanno il compito fondamentale della gestione integrata del ciclo dei rifiuti secondo criteri di efficienza, sostenibilità ambientale e autosufficienza, sono rinviate le convocazioni dei Sindaci per la loro costituzione. Per evitare polemiche e strumentalizzazioni le assemblee per gli Egato mancanti saranno aggiornate dopo il voto del prossimo 12 febbraio. Il nuovo consiglio regionale, se lo riterrà opportuno, interverrà sulla remunerazione degli Organismi direttivi”.
Tutto rimandato all’anno prossimo, sperando che i politici capiscano ciò di cui il mondo dei rifiuti non ha proprio bisogno: altre poltrone e altri soldi ai soliti noti.