“I dati a cui fa riferimento il nuovo rapporto Ecosistema Urbano che pone Latina al 95° posto della classifica della raccolta differenziata sono riferiti al 2022, anno nel quale una parte significativa di città cominciava a passare al nuovo sistema di raccolta porta a porta. Oggi, a causa del commissariamento voluto a tutti i costi dal centrodestra pontino, siamo fermi ad una copertura del 75% della popolazione e al 90% del territorio coperto dal servizio porta a porta e la percentuale di differenziazione dei rifiuti è comunque salita al 54%, quindi altri 10 punti sopra la cifra dello scorso anno”.
È la replica del consigliere e capogruppo di Lbc Dario Bellini alle accuse mosse dai capigruppo alla precedente amministrazione guidata da Damiano Coletta.
“Dovrebbero ricordare i partiti di maggioranza che il servizio del porta a porta, a causa della pandemia covid, è partito solo nel mese di marzo 2021, anno che si è chiuso con il 43% di differenziata, ma la media annuale era il 34%, puntualmente riportata nella relazione di ecosistema urbano dello scorso anno – spiega ancora Bellini – Ovviamente il dato attuale del 54% di raccolta differenziata farà ulteriormente salire la classifica al capoluogo pontino in tema di rifiuti nel prossimo anno perché le piccole grandi rivoluzioni come questa hanno bisogno di tempo e costanza per apportare al sistema i loro vantaggi. Eppure, per commentare l’esito di questo rapporto si sono mobilitati tutti i capigruppo della maggioranza, che hanno messo in atto la solita narrazione tossica per attaccare soprattutto l’azienda speciale Abc”.
“Visto quanto stiano a cuor a questi signori i temi affrontati da Ecosistema urbano dovrebbero sapere che per raggiungere risultati soddisfacenti occorre innalzare la quota di rifiuto differenziato e la sua qualità perché senza qualità anziché vendere quei materiali il Comune deve pagare per la loro gestione – aggiunge ancora il capogruppo di Lbc – L’unico sistema, come dimostrano i risultati raggiunti da tutte le città piccole e grandi compresa la nostra che grazie al porta a porta ha venduto materiali per 2 milioni di euro dall’inizio del servizio, è quello del porta a porta. Genova ad esempio con i cassonetti intelligenti è inchiodata al 43% di raccolta differenziata, non vende ma paga per i materiali raccolti ed ha la seconda tariffa più cara d’Italia per il servizio di igiene urbana. Non possiamo non notare quindi una contraddizione in termini da parte di un’amministrazione che ha invece scelto un’altra strada, quella appunto dei ‘cassonetti intelligenti’ che farà abbassare la potenziale quota di differenziazione quantitativa e qualitativa e farà aumentare problemi di decoro urbano data la quota di cittadini che non pagano la tari e che continuerà a conferire al fianco di quei cassonetti super tecnologici ”.
“In conclusione – dice ancora Bellini – stride enormemente il fatto che Latina, con le scelte miopi che la maggioranza si appresta a fare, non avrà più un’isola pedonale, una circostanza che non potrà non pesare sulle future classifiche relative alla qualità della vita di Ecosistema Urbano. Ma tutto questo pare interessare meno l’attuale maggioranza”.