L’operazione della Gdf romana denominata Easy Money che ha consentito di disarticolare un sodalizio criminale impostato su sistematiche evasioni fiscali per oltre 100 milioni di euro nonché operazioni di riciclaggio e auto-riciclaggio dei proventi illeciti per oltre 55 milioni di euro vede tra i 21 indagati a cui sono state notificate misure interdittive dalla professione, dagli uffici e dalle loro imprese, due imprenditori pontini: Marco Terenzi e Gabriele Riccio.
I ruoli dei due sono intrecciati. Terenzi, infatti, è amministratore ufficiale di Abc srl basata a Cisterna di Latina e Hub srl, mentre Riccio è concretamente l’amministratore di Hub srl. A finire sequestrati ieri, oltre alle 12 società cartiere e a un 1 sito Internet, ci sono due immobili di Latina, di preciso due appartamenti.
Come gli altri indagati, anche Terenzi, in qualità di amministratore di diritto, è accusato di intessere relazioni con i potenziali clienti in attesa di fattura, mettendosi d’accordo con loro per gli importi e la “cresta” da prendere per il servizio, per poi disporre le fatture e retrocedere il denaro ai suddetti clienti. Il denaro era indirizzato alle società cartiere (si tratta di società il cui unico scopo è l’emissione, nei confronti di terzi, di fatture per operazioni inesistenti) e successivamente veniva prelevato e restituito ai succitati clienti. Così i due imprenditori avrebbero evaso in quantità notevoli anche l’Iva.
Gli indagati dell’operazione Esay Money sono complessivamente 650 e l’inchiesta “promette” di avere numerosi risvolti sia a Roma che a Latina.