È morto Angelo Deodati, fu anche presidente del Latina Calcio e socio di Ecoambiente una delle società che gestisce gli invasi nella discarica di Borgo Montello
È nel luglio del 1999 che Deodati acquistò il 60% delle quote del Latina, per poi dimettersi neanche un anno dopo, nel marzo del 2000. L’imprenditore dei rifiuti lasciò per incomprensioni con gli altri soci e mollò il suo progetto dopo aver cambiato diversi allenatori (cinque) alla guida della società pontina.
Sempre nel 2000, in qualità di titolare della Imprese Pulizia Industriale, rimase coinvolto in un’inchiesta relativa a un giro di appalti per lo smaltimento dei rifiuti nel Comune di Pomezia, venendo arrestato nel 2001. Nel frattempo fu anche socio della Ecoambiente, la società che tuttora gestisce alcuni degli invasi della quarta discarica d’Italia a Borgo Montello. Guai giudiziaria in cui incappò anni dopo anche il figlio di Deodati nell’ambito di una inchiesta per turbativa d’asta e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio a Catania.
Oltreché al Latina calcio che manifestò di voler acquisire dopo la gestione Maietta nel 2017, Deodati controllò negli anni diverse società di calcio: Ternana, Frosinone, Ancona, Viterbese, Sambenedettese e Livorno.