È un attacco senza sconti quello che il Movimento 5 Stelle fa al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti sulla sanità laziale. Per i pentastellati, che decidono di fare un comunicato sul Lazio proprio dalla pagina del blog ufficiale (Blog delle Stelle), l’attuale Governatore laziale, proprio sulla sanità della Regione, deve stare zitto in quanto protagonista di una gestione fallimentare in qualità di commissario straordinario alla sanità dal 2013. Tre gli aspetti maggiormente contestati dai 5stelle: liste d’attesa infinite, ospedali chiusi con conseguenti personale e posti letto diminuiti e soldi dati in convenzione a istituti privati, a detrimento degli ospedali pubblici.
“Non vi azzardate a tagliare sulla sanità. Faremo le barricate per tutelare la salute”. Ebbene sì, l’ha scritto davvero: Zingaretti ha proprio una gran faccia tosta a farsi paladino del diritto alla salute dopo il disastro che ha compiuto come commissario alla sanità del Lazio.
Purtroppo per lui la scure dei tagli che portano la sua firma non può essere dimenticata dai cittadini grazie a un tweet: la drammatica condizione degli ospedali e l’inefficienza dei servizi è sotto gli occhi di tutti gli abitanti del Lazio, che ne pagano sulla propria pelle le conseguenze.
Qualche esempio? Partiamo dalle liste d’attesa: dal 2013 (anno in cui Zingaretti è stato nominato commissario) i tempi sono aumentati nel 90% dei casi e nel 50% sono raddoppiati o addirittura triplicati! Settimane, mesi, a volte anni in fila per una visita o un esame medico: pensava a questo Zingaretti quando prometteva di ‘invertire la tendenza’?
Ma andiamo avanti: in otto anni nel Lazio sono stati chiusi ben 16 ospedali, il personale è diminuito del 14% e i posti letto sono scesi di 3.600 unità, sotto la media nazionale dei 3 letti per mille abitanti. Questo sarebbe il modo di difendere il diritto alla salute? Zingaretti come commissario straordinario nel Lazio ha realizzato uno straordinario insuccesso, un clamoroso fallimento che continuerà a pesare drammaticamente sui cittadini.
Eppure qualcosa il nuovo segretario PD l’ha fatto davvero: mentre da una parte dava il colpo mortale alla sanità pubblica, dall’altra rimpolpava quella privata. Nel 2015 ha dato oltre 336milioni al Gemelli (ospedale privato), aumentati nel 2018 a più di 405 milioni. E sempre nel 2018 ha convenzionato quasi 200 posti letto al Bambin Gesù, lasciando in situazioni disastrose i reparti di pediatria di ospedali pubblici.
Insomma, di quali barricate parla ora il segretario del PD? Forse quelle che lui ha eretto per il privato, che, purtroppo, non tutti i cittadini possono permettersi?
Parlando di sanità c’era solo una cosa doveva fare Zingaretti: rimanere in silenzio. E neanche questa volta gli è riuscito.