DURIGON DETTA LA NUOVA LINEA ANTI-SOVRANISTA DELLA LEGA: “RESTIAMO NELL’UE”

Claudio Durigon
Claudio Durigon

Da anni in Europa alcuni partiti hanno issato la bandiera NO-EURO, in tutti i principali paesi europei sono nati movimenti/partiti che hanno abbracciato i dettami del sovranismo.

Uno dei partiti ad aver aderito all’antieuropeismo fu proprio la Lega guidata dal segretario Matteo Salvini.

Nel programma redatto dal partito si può leggere: “abbiamo sempre cercato partner in Europa per avviare un percorso condiviso di uscita concordata. Continueremo a farlo e, nel frattempo, faremo ogni cosa per essere preparati e in sicurezza in modo da gestire da un punto di forza le nostre autonome richieste per un recupero di sovranità”.

La parte del programma leghista dedicata all’uscita dall’UE

Insomma, il messaggio è chiaro e limpido: la Lega vorrebbe cercare di uscire dall’Euro e quindi di conseguenza dall’UE, concordando i tempi e i modi con gli altri stati membri.

LA RIVELAZIONE DI DURIGON

Durante la puntata andata in onda ieri del talk show di LA7 “L’Aria che tira”, condotto da Myrta Merlino, è intervenuto Claudio Durigon, ex sottosegretario al Ministero del Lavoro del precedente Governo gialloverde e punta di diamante della Lega di Latina.

Intorno al minuto 40 l’ex sottosegretario allo sviluppo economico è stato incalzato da Fabio Cerasa, direttore de Il Foglio, sulle posizioni sovraniste della Lega. Nel rispondere Durigon ha ammesso: “Ci ho riflettuto, restiamo in Europa”.

Una frase che suona come un dietrofront clamoroso: la Lega ha cambiato idea?

Un cambio di fronte così repentino non stupirebbe, nonostante l’utilizzo di alcuni santoni dell’ITALEXIT come Borghi e Bagnai per attirare voti sulla sponda sovranista dell’elettorato era evidente da tempo.

Proprio Bagnai, senatore leghista e sostenitore accanito delle politiche sovraniste, aveva attaccato duramente la formazione del governo Conte-bis in Parlamento, descrivendola come una manovra degli europeisti:

Alberto Bagnai, professore di economia e senatore della Lega

“Responsabili si chiamano oggi gli ascari di Bruxelles, come sappiamo – aveva tuonato Bagnai prima di attaccare l’ex ministro dell’economia Giovanni Tria che aveva parlato di deficit molto contenuti e quindi fondamentalmente bisognava scordarsi un significativo taglio delle tasse.

LO SPAURACCHIO SPREAD

Probabilmente le dichiarazioni di Durigon hanno come intento quello di calmare il sentiment dei mercati, cioè la percezione che gli investitori hanno della politica e dell’andamento economico dell’Italia.

La Lega se vuole governare deve tranquillizzare i mercati, rassicurandoli, perché l’Italia è uno degli stati europei dove la volatilità dello SPREAD è ampiamente collegata con le dichiarazioni dei politici, considerata la difficile situazione del nostro debito pubblico.

Ma cos’è lo SPREAD? Spread è una parola inglese, usata tipicamente in Italia, nel linguaggio politico o finanziario, per indicare la differenza di rendimento tra due titoli. Nel caso dei titoli di Stato, spesso il termine di paragone sono i Bund emessi dalla Germania punto di riferimento per solidità e forza dell’economia.

Andamento SPREAD dal 16 Agosto al 17 Settembre

Sta di fatto che la dichiarazione di Durigon sarebbe inconciliabile sia con il programma leghista, sia con quanto riportato in Parlamento da uno dei massimi teorici economici seguiti dal partito di Salvini.

Ha cambiato idea il partito o si è trattato soltanto di una dichiarazione di facciata? Ai posteri l’ardua sentenza.

Articolo precedente

ARRESTATO UN FEDELISSIMO DI DIABOLIK. GESTIVA UN CIRCUITO DI SPACCIO A LATINA

Articolo successivo

SPACCA I FINESTRINI DI 8 AUTO ALLA STAZIONE DI APRILIA. ARRESTATA RAGAZZA 18ENNE DI SS. COSMA E DAMIANO

Ultime da Politica