DUPLICE FEMMINICIDIO A CISTERNA: NO ALL’ABBREVIATO PER SODANO

Christian Sodano
Christian Sodano

Duplice omicidio di Cisterna, la difesa del finanziere Christian Sodano aveva provato a chiedere il rito abbreviato

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, ha respinto la richiesta di Christian Sodano, assistito dagli avvocato Leonardo Palombi e Lucio Teson, di essere giudicato con il rito abbreviato. I legai di Sodano avevano presentato istanza di rito abbreviato che prevede uno sconto di un terzo della pena. Una richiesta sul cui accoglimento ha deciso direttamente il Gip e rigettata per via del fatto che l’omicidio duplice di cui è accusato il 27enne militare della Guardia di Finanza è contestato con l’aggravante della premeditazione.

Inizierà il prossimo 26 novembre in Corte d’Assise a Latina il processo a carico del finanziere originario di Minturno, ma residente a Latina, Christian Sodano, accusato di omicidio plurimo e aggravato dalla premeditazione dalla Procura di Latina. Il finanziere, lo scorso 13 febbraio, a Cisterna di Lattina, uccise a colpi di pistola Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, mamma e sorella della sua ex fidanzata, la 22enne Desirée. La giovane si salvò per miracolo, chiudendosi in bagno e fuggendo da una finestra sul lato posteriore della villetta dove la famiglia ospitava Sodano.

A febbraio Sodano venne fermato poche ore dopo la strage dalla Squadra Mobile di Latina: era a a casa di uno zio che lo aveva convinto a costituirsi. Il finanziere, secondo la perizia dei medici legali, uccise sul colpo Nicoletta, la madre della fidanzata e poi finì con altri due proiettili la giovane Renée, di appena 19 anni. 

Una strage che è stata compiuta, secondo il sostituto procuratore di Latina, Valerio De Luca, con premeditazione, tanto che il giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Cario, ha firmato il decreto con cui dispone il processo immediato parlando di motivi futili e abietti.

Alla prima udienza, il Comune di Cisterna presenterà la sua costituzione di parte civile, assistito dall’avvocato Nicodemo Gentile, Presidente di Penelope, l’associazione nata da un’idea di Gildo Claps, fratello di Elisa Claps.

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