DRAGAGGIO A RIO MARTINO: AFFIDATI I LAVORI A CHI L’AVEVA COMPIUTI L’ANNO SCORSO

Dragaggio a Rio Martino: approvato il progetto per intervenire al porto canale, è stata aggiudicata la gara dal Comune di Latina. Il titolare della ditta indagato nell’inchiesta “Dune” a Sabaudia

Meglio tardi che mai. Promesso dall’Assessore alla Marina Adriana Calì entro il 31 gennaio quando a fare capolino nelle lande pontine, chiamato dai pescatori esausti, fu Jimmy Ghione di “Striscia dalla Notizia”, l’intervento di dragaggio ha raggiunto un altro agognato tassello: dopo il progetto, l’aggiudicazione dei lavori per l’intervento emergenziale di ripristino del passo marittimo sull’imboccatura del porto canale di Rio Martino. A stabilirlo una determina dirigenziale firmata ieri 6 aprile (pubblicata stamani 7 aprile) dal Dirigente del Servizio Ambiente Paolo Cestra.

Jimmy Ghione
Jimmy Ghione: l’inviato di “Striscia La Notizia” si è presentato oggi 7 aprile a Rio Martino

Sarà la Degli Stefani Costruzioni srl di Latina, così come l’anno scorso, a eseguire i lavoro di escavazione, dragaggio e ripascimento inerenti il porto canale di Rio Martino. Il Comune aveva proceduto a inviare tre lettere di invito ad altrettante imprese. La risposta è arrivata dalla ditta aggiudicataria Degli Stefani Costruzioni srl e da “La Dragaggi srl”.

La Degli Stefani ha presentato l’offerta migliore per 64.533,75 euro, oltre € 2.733,98 per oneri della sicurezza, con un ribasso percentuale sull’importo dei lavori a base di gara del 32,870%. In tutto i lavori di dragaggio e ripascimento verranno a costare la cifra di poco più di 67mila euro (oltre Iva al 10%): in tutto, così come impegnato a bilancio, poco meno di 74mila euro (73.994,50 euro per l’esattezza), che, considerato quanto sostenuto da fonti tecniche, basterà appena per qualche mese.

Nelle ultime settimane, la situazione a Rio Martino ha raggiunto livelli mai visti: il canale, infatti, si presenta completamente insabbiato tanto è che, proprio ieri 5 maggio, un consigliere comunale di opposizione, Andrea Chiarato, ha avuto gioco facile a criticare sarcasticamente la mozione proposta da Forza Italia e approvata dall’intera maggioranza Coletta di collegare Rio Martino alle isole.

Una mozione che, in effetti, suonava surreale considerato che dal porto canale non riescono a uscire le barche dei pescatori, figurarsi un aliscafo o un traghetto.

Ad ogni modo, in ragione dell’emergenza, il Comune di Latina, tramite una delibera della Giunta Coletta, ha approvato una variazione di bilancio da 180mila euro e a essere incaricato per le attività tecniche di progettazione esecutiva, direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza è stato lo studio “Ingegneri Polito srl” che, lo scorso 8 marzo, ha presentato gli elaborati del progetto denominato “Dragaggio e ripascimento del Porto Canale di Rio Martino“.

L’importo dei lavori era pari a complessivi 177mila euro e spicci. La gara per il dragaggio, come detto, è stata vinta, con il miglior ribasso, dalla Degli Stefani Costruzioni, ossia la ditta che ha eseguito i lavori anche nel 2021. Un’aggiudicazione che ha presentato alcuni dubbi sulla rotazione delle ditte, fugati dall’avvocatura del Comune di Latina. Per di più, pare che nel territorio pontino non siano molte le ditte, anzi forse nessuna, a poter fornire strumenti e “know how” per il dragaggio, tanto è che affidare la gara a una impresa locale significa anche risparmiare sui costi.

Inoltre, l’aggiudicazione alla Degli Stefani poteva presentare qualche incaglio di opportunità riguardo a una circostanza fuori dalla responsabilità del Comune. L’ingegnere Diego Degli Stefani, infatti, socio maggioritario della Degli Stefani Costruzioni srl, risulta indagato per un episodio compreso nell’inchiesta “Dune” condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina, con il coordinamento della Procura di Latina, che ha terremotato l’amministrazione comunale di Sabaudia.

A Degli Stefani è contestato insieme ad altri indagati, tra cui l’ex sindaco di Sabaudia Giada Gervasi, un capo d’accusa di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Un episodio marginale rispetto al corpaccione dell’inchiesta che ha terremotato l’amministrazione della Città delle Dune ridotta al commissariamento.

Proprio per quella circostanza, però, il Tribunale del Riesame di Roma ha annullato l’ordinanza. Infatti, accusata di tanti capi d’imputazione tra cui la corruzione, undici episodi di turbativa d’asta e il falso in concorso con dipendenti comunali, amministratori e imprenditori, l’ex sindaco Gervasi, difesa dall’avvocato Gianni Lauretti, si è vista sì confermare l’impianto accusatorio, tanto è che le sono stati confermati gli arresti domiciliari, ma anche annullare due capi d’imputazione, tra cui, per l’appunto, quello per turbata libertà degli incanti che vede coinvolto il titolare della Degli Stefani Costruzioni in merito all’affidamento dei lavori relativi all’infissione di pali in legno di ancoraggio funzionali all’allestimento del campo di gara per la Coppa del Mondo di Canottaggio.

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