“Con un’ordinanza di poche settimane fa l’amministrazione comunale ha istituito una zona 30 km/h su tutto il lungomare. Al contempo però i lavori per la realizzazione di reti di sottoservizi ha cancellato gli attraversamenti pedonali rialzati sulla stessa strada. E questa è un’evidente contraddizione, tra l’altro molto pericolosa”.
È quanto rileva il gruppo consiliare di Lbc, con i consiglieri Dario Bellini, Damiano Coletta, Floriana Coletta e Loretta Isotton, che interrogano su questo problema il presidente del consiglio comunale Raimondo Tiero e la sindaca Matilde Celentano, o l’assessore delegato.
“Mentre dunque si istituisce una zona 30 al lido per garantire la sicurezza dei frequentatori del mare – spiegano i consiglieri – dall’altra vediamo come il rifacimento dell’asfalto dell’intera carreggiata ha di fatto azzerato l’altezza di quota e quindi la presenza stessa di numerosi attraversamenti pedonali rialzati nel tratto che conduce alla rotonda di Capoportiere e in tutto il tratto di lungomare a doppio senso di circolazione sul lato destro della strada costiera. Per le ditte coinvolte c’è l’obbligo del ripristino dello stato dei luoghi, ma il rifacimento della segnaletica orizzontale nelle aree indicate fa supporre che i lavori stiano per terminare, se non sono già terminati, senza che queste importanti e costose infrastrutture (5mila euro per ogni attraversamento) siano state ricostruite come in origine”.
Lbc chiede dunque quali azioni intenda intraprendere l’amministrazione comunale per “ripristinare lo stato dei luoghi e realizzare gli attraversamenti pedonali rialzati che non sono più presenti o presenti in quota troppo esigua e che di conseguenza non svolgono più in modo efficace la loro funzione, rallentare il traffico veicolare per permettere ai pedoni di attraversare la strada in relativa sicurezza.”. A titolo di esempio i consiglieri segnalano in particolare gli attraversamenti di viale Pennacchi a ridosso della rotonda di Capoportiere e altri cinque sul lungomare destro fino alla Passeggiata Portoghesi. A cui si aggiungono quello davanti al liceo scientifico Grassi e quello sulla rotonda di via Mazzocchi Alemanni.
“Quali azioni intende adottare il Comune – conclude il movimento – per evitare che in futuro si possa continuare a depauperare un patrimonio fatto anche di queste importanti infrastrutture?”.