“Progetto Ambiente Spa comunica che in data odierna è stato risolto in maniera consensuale il rapporto di lavoro con l’Ing. Francesco Girardi, Direttore Generale dell’Azienda. L’Azienda, nel ringraziare il Direttore Generale per il lavoro svolto, conferma il proprio impegno teso al continuo miglioramento dei servizi svolti per conto dell’Amministrazione Comunale2.
Finisce così, con una scarna nota, il rapporto di lavoro tra Girardi e l’azienda in house del Comune di Aprilia. Il motivo è noto: Girardi, da diversi mesi, ricopriva sia il ruolo di direttore della Progetto Ambiente che quello di amministratore dell’Asa Tivoli spa, l’azienda speciale del Comune di Tivoli che si occupa della raccolta differenziata.
A segnalare il caso all’Anac con un esposto era stato Andrea Ragusa, candidato sindaco del M5S alle ultime elezioni amministrative. L’esponente pentastellato chiedeva di verificare se esistesse un’incompatibilità tra i due incarichi. L’Autorità anticorruzione ha aperto un’istruttoria, richiedendo dei documenti alla società di Aprilia
Il caso era poi sbarcato anche nel Consiglio comunale di Aprilia. Pochi giorni fa, l’intervento della compagine d’opposizione Aprilia Civica:
“Anche sul fronte della Progetto ambiente eravamo stati facili profeti. Apprendiamo dagli organi di informazione che pare si stia concludendo il rapporto lavorativo tra la municipalizzata di via delle Valli ed il direttore generale della Progetto ambiente Francesco Girardi. Il doppio incarico del professionista (Aprilia e Tivoli) non ha retto, ecco spiegato il divorzio che si vuol far passare come consensuale.
Dopo circa un anno, l’amministrazione comunale si ritrova punto e a capo. Otto mesi persi, otto mesi di mancata programmazione politica, otto mesi finanziati con i soldi dei cittadini di Aprilia buttati al vento. Otto mesi nei quali abbiamo assistito a decisioni a dir poco discutibili che, come opposizione, abbiamo più volte evidenziato senza ottenere da parte della maggioranza risposte adeguate. Abbiamo assistito a ritiri dei rifiuti nei giorni di festa con aggravio dei costi per l’azienda e ritardi nella bonifica delle cosiddette discariche a cielo aperto lungo il territorio cittadino, abbiamo assistito ad acquisti di mezzi obsoleti, al taglio dell’erba nei parchi fuori tempo massimo, alla flessione nella raccolta differenziata che per la prima volta scende sotto al 70% ed a una comunicazione che dire aggressiva nei confronti dei cittadini e dire poco.