“DOPO DI NOI” A LATINA, CENTRODESTRA: “CIOLFI SCONCERTANTE”

Dopo di Noi, centrodestra: “È sconcertante constatare come la Consigliera Ciolfi continui ad esprimere affermazioni errate e fuorvianti”

“La stessa dovrebbe sapere che il progetto “Dopo di Noi” è stato concepito all’interno del Distretto socio-sanitario Latina 2 all’interno del quale ne fanno parte i comuni di Norma, Pontinia, Sabaudia e Sermoneta pertanto con una visione ampia del territorio e non limitata al solo capoluogo che ha assunto semplicemente il ruolo di comune capofila.

Il dibattito odierno si sarebbe dovuto concentrare sulle risposte che finalmente riusciamo a dare ai bisogni delle persone più fragili. La variazione di bilancio approvata rappresenta infatti un’opportunità storica, un punto di svolta nella capacità di programmazione e nella qualità dei servizi offerti alle persone con disabilità, e dovrebbe essere un vanto per tutta la nostra comunità.

Leggi anche:
DOPO DI NOI, M5S LATINA: “IL COMUNE PERDE 2 MILIONI DI EURO, IN FUMO IL PROGETTO SULLE CASE CONFISCATE ALLA MAFIA”

Contrariamente a quanto sostenuto dalla Ciolfi, la scelta della sede nella Casa Domotica di Sabaudia risponde a criteri di accessibilità, funzionalità e integrazione dei servizi, offrendo una struttura idonea al raggiungimento degli obiettivi del progetto. Tale decisione non rappresenta un “fallimento”, bensì una scelta ponderata e strategica per garantire il successo di un’iniziativa complessa e ambiziosa, che mira a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, favorendone l’autonomia e la piena inclusione nella società.

Gli immobili inizialmente individuati nella città di Latina, infatti, sono stati ritenuti non idonei dai tecnici incaricati a seguito di un’accurata valutazione tecnica e funzionale. Questi edifici presentavano carenze strutturali significative che avrebbero ostacolato l’accesso e la fruibilità da parte di persone con disabilità. Inoltre, gli spazi interni risultavano inadeguati per accogliere le soluzioni tecnologiche e i dispositivi domotici necessari per il progetto. Tali limitazioni avrebbero compromesso la sicurezza degli utenti e la capacità della struttura di rispondere efficacemente agli obiettivi di autonomia e inclusione del progetto.

La Casa Domotica di Sabaudia, invece, rappresenta una soluzione ottimale grazie alle sue caratteristiche tecniche e logistiche, che consentono una piena integrazione dei servizi, garantendo un ambiente sicuro, accessibile e perfettamente rispondente alle esigenze del progetto.

È evidente che gli spazi individuati non rappresentano un isolamento, ma piuttosto un’opportunità per creare poli di eccellenza. Questo progetto non è localistico: guarda al territorio nel suo complesso, promuovendo sinergie e reti di collaborazione tra enti. Tale approccio rispecchia la necessità di una visione lungimirante, che supera le logiche di appartenenza geografica e pone al centro il benessere delle persone più vulnerabili.

Purtroppo, ancora una volta, l’opposizione ha dimostrato di essere pretestuosa e strumentale. Il dibattito in aula ha perso di vista il valore e la finalità del progetto, sacrificando l’analisi concreta e costruttiva sull’altare della polemica politica. È inaccettabile che si cerchi di sminuire un’iniziativa che rappresenta un modello innovativo di organizzazione dei servizi sociali per l’intero territorio.

Il Comune di Latina, in qualità di capofila del Distretto, ha svolto un ruolo fondamentale per salvaguardare i fondi PNRR e per avviare un percorso che non solo rispetta le finalità del “Dopo di Noi”, ma rafforza il sistema di welfare a beneficio dell’intera comunità. Questo non significa “perdere” risorse, ma investirle in modo strategico e responsabile.

Come amministratori, abbiamo il dovere di promuovere un cambiamento culturale che superi le divisioni e valorizzi le collaborazioni. La dislocazione di un servizio non è una debolezza, ma una scelta di sistema che mette in rete risorse e competenze. Latina non è stata “esclusa”, ma continua a guidare la programmazione e la realizzazione di servizi che rispondano ai bisogni complessi e multidimensionali della popolazione.

Noi andiamo oltre le polemiche sterili e riconosciamo il valore di un progetto che arricchisce l’intero comprensorio, consolidando il ruolo di Latina come riferimento nella pianificazione di politiche sociali innovative e inclusive.

Così, in una nota, i capigruppo di maggioranza Cesare Bruni – FdI, Vincenzo Valletta – Lega, Mauro Anzalone – Forza Italia, Maurizio Galardo – Udc e Enzo De Amicis – Lista Celentano.

“Nessuna occasione persa, nessun finanziamento in fumo: le dichiarazioni rese dalla consigliera del M5s Maria Grazia Ciolfi a proposito del bando Pnrr relativo alla realizzazione del progetto denominato Dopo di Noi, per persone disabili sole, sono destituite di ogni fondamento e addirittura pretestuose”. Lo dichiarano il vice-sindaco Massimiliano Carnevale e l’assessore ai servizi sociali del Comune di Latina Michele Nasso.

“Il progetto – afferma Nasso – è stato presentato come distretto Lt 2 (Latina, Sabaudia, Pontinia, Sermoneta e Norma). I sindaci dei Comuni del distretto, all’unanimità, hanno deciso che una progettualità di tale importanza dovesse essere realizzata nel territorio distrettuale, a beneficio di tutti i cittadini di tale distrettualità. L’iniziativa prevede la realizzazione di appartamenti dove realizzare progetti di vita autonoma. Al fine di individuare immobili in cui realizzare ciò, sono stati interpellati tutti i Comuni del distretto. In quella fase solo il Comune di Latina aveva messo a disposizione un immobile, quello di via Andromeda.

Successivamente, a seguito di verifiche effettuate dal servizio Lavori pubblici, è stato rilevato che lo stabile in questione presentava delle criticità strutturali che sicuramente sarebbero state avvalorate dalla relazione sismica, scoprendo ulteriori criticità. Pertanto, al fine di non perdere il finanziamento, data l’importanza che tale progettualità riveste per la comunità, nell’ambito del comitato dei sindaci sono state avviate nuove interlocuzioni con i Comuni per individuare un immobile idoneo al progetto. Tra tutte le possibili opzioni, quella della casa domotica di Sabaudia è risultata la più rispondente al progetto stesso. Pertanto nessuna occasione persa, ma abbiamo solo centrato l’obiettivo individuando una strada percorribile per la realizzazione del progetto”.

“Cosa diversa sarebbe stato – aggiunge il vice sindaco Massimiliano Carnevale, con delega ai lavori pubblici – ostinarsi sulle ipotesi individuate durante l’amministrazione Coletta, che non solo avrebbero portato al fallimento del progetto, ma avrebbero finito per determinare un danno per le casse comunali”.

Articolo precedente

FURTO ALL’OCCHIALERIA IN CENTRO A LATINA: UN COLPO GROSSO DA “SPECIALISTI”

Articolo successivo

TURISMO: A FORMA INSTALLATI I PANNELLI NEI BORGHI STORICI

Ultime da Politica