Nella primavera 2016 l’allora sindaco di Cori Tommaso Conti (PD) ne ha piene le scatole dell’ASA di Domenico Capitani e Gabriele Pandolfi. La subappaltatrice del Consorzio Nazionale dei Servizi è stata più volte richiamata da parte dell’Amministrazione comunale agli adempimenti contrattuali, ma i risultati sono minimi. La raccolta dei rifiuti è carente, lo sfalcio dell’erba pure, oltretutto i cittadini lamentano la mancata distribuzione di buste e sacchetti. Di campagne di sensibilizzazione verso la differenziata nei confronti dell’utenza e nelle scuole neppure l’ombra.
FUTURA AMBIENTE SOSTITUITA DA ASA
Con la precedente subappaltatrice di CNS, gli emiliani di Futura Ambiente, dal 2008 al 2013 Cori è passata dallo zero a più del 50% di differenziata e Conti ne ha fatto uno degli argomenti forti per la sua rielezione nel 2012, ora la raccolta è ferma. Dal 2013 al 2014 pare che l’Amministrazione di centrosinistra si sia più volte lagnata dei cisternesi con il dirigente del Consorzio Salvatore Forlenza, ma il soggetto subappaltante avrebbe inizialmente mostrato di credere sinceramente in Capitani e in un secondo tempo avrebbe fatto orecchie da mercante alle rimostranze coresi.
LA COLLABORAZIONE DI CAPITANI CON I FANFARILLO
Nel maggio 2016 alla Presidenza del CNS c’è il Prof. Alessandro Hinna e la notizia che il docente di Economia aziendale sia deciso a revocare ASA è arrivata a Domenico Capitani e Silvio Fanfarillo, figlio di Angelo. Dalle conversazioni telefoniche tra i due – secondo il GIP Giuseppe Cario – ne emergerebbe un comune interesse economico nel campo della raccolta dei rifiuti. Angelo Fanfarillo invece è in carcere accusato di aver commissionato, assieme al collaboratore Gianni Trichei, il tentato omicidio nei confronti del finanziere Gaetano Reina: dal relativo procedimento ne usciranno entrambi assolti nel luglio 2019.
HINNA REVOCA ASA SU CORI
Per Capitani l’imminente revoca su Cori, verrà riconosciuta legittima da Hinna il 7 giugno 2016, è una vera ingiustizia e bisogna percorrere tutte le vie legali e politico-relazionali per scongiurarla. Si parla di una denuncia, ma sembrerebbe che ASA si sia limitata tutt’al più a lettere di diffida nei confronti del CNS e del Comune di Cori. Ad ogni modo se si perde Cori, Capitani è pronto rilanciare su Latina dove le cose in chiave ambientale sono in itinere.
COLETTA RESPINGE GLI ASSALTI DI CAPITANI
Secondo il Gip l’ex assessore alle attività produttive di Cusani alla Provincia (2009-2014), Capitani appunto, è impegnato nel luglio/agosto 2016 nell’esercitare pressioni su Forlenza e coinvolgere la moglie di quest’ultimo, Patrizia Ceccarelli, neoassessora alle politiche sociali della Giunta appena formata da Damiano Coletta. Come si dimostrerà, a Coletta delle ambizioni di Capitani importa proprio poco, e anche per quanto riguarda Latina l’ASA rimarrà al palo. Il team di Capitani, a cui appartengono l’amministratore unico Pandolfi (ex funzionario del PCI), il factotum Francesco Bovolenta, Angelo e Silvio Fanfarillo, l’amico di Angelo il cisternese Luciano Zannetti, tutti iscritti nel registro degli indagati, agli inizi dell’estate 2016 è in cerca di nuovi alleati per rilanciare l’Azienda dei rifiuti in tutta la Provincia.
ANTONIO BARGONE ALLA PRESIDENZA ASA
A Capitani non piace l’idea che i rapporti tra la consorziata ASA e la presidenza di Hinna siano in crisi. Subito bisogna rilanciare le relazioni tra le due parti. Viene nominato alla presidenza di ASA l’ex deputato del PDS (X-XI-XII Legislatura), nonché sottosegretario ai Lavori Pubblici di Prodi e D’Alema (1996-2000), il brindisino Antonio Bargone, che in cambio riceverà 200mila euro l’anno. Il mandato è chiaro: ristabilire ottime relazioni con il CNS, recuperare eventualmente Cori e prendersi la raccolta nel capoluogo. La cittadina dei Lepini e Latina rimarranno delle chimere.
IL TENTATIVO VANO CON FAZZONE
A Lubiana Restaini, vigilessa di Cori, viene prospettata l’offerta della direzione di un nuovo giornale economico diffuso in Provincia di Latina che dovrà essere funzionale al rilancio di Forza Italia. La nuova testata dovrà avere sede negli uffici di Via Costa a Latina. Subito bisogna coinvolgere Claudio Fazzone, che se inizialmente risponde alle telefonate sia di Capitani che della Restaini, in un secondo momento non sembrerebbe neppure rispondere al telefono.
UN GIORNALE ECONOMICO PER RILANCIARE FORZA ITALIA
Non è chiaro se il giornale economico sia un espediente ideato da Capitani per legare al gruppo la Restaini. Secondo il legale di quest’ultima, l’avv. Maria Antonietta Cestra, si tratta di una delle tante promesse che l’imprenditore cisternese rivolge di tanto in tanto a chiunque gli possa tornare in qualche modo utile. Di fatto la “dama bionda” crede pienamente nel progetto editoriale e ne parla al suo amico, l’avv. Piero Lorusso, come di un’idea pronta a partire per settembre.
LA CAMPAGNA DENIGRATORIA E IL RUOLO DI MARCO BATTISTINI
Lubiana è pronta ad invitare l’ex Ministro Tremonti all’inaugurazione. Magari sarebbe anche venuto, se Capitani non fosse il primo a non credere in quel progetto destinato a rimanere tra le “chiacchiere” delle conversazioni telefoniche, come sostiene la stessa Cestra. Nello stesso periodo la Restaini si dà appuntamento al Bar Jolly di Latina con il giornalista Marco Battistini. Per Cario i due stanno organizzando una campagna stampa denigratoria nei confronti di Futura Ambiente, di nuovo subappaltatrice per la raccolta dei rifiuti a Cori. Secondo la Cestra vi sarebbe semplicemente una relazione disinteressata di amicizia.
RESTAINI: LOBBISTA O MILLANTATRICE?
Per il Gip la Restaini svolge un ruolo fondamentale di trait d’union tra imprenditoria e politica per un proprio tornaconto personale. Per la Cestra la sua assistita è una “millantatrice che soffre di manie di grandezza”, “una megalomane” pronta tutt’al più ad intrattenere relazioni amicali con persone di alta rilevanza pubblica prive di ogni conseguenza fattuale…magari giocando sulla propria “avvenenza fisica“. È interessante apprendere come quando sia la nota patrocinante in Cassazione avv. Cestra a menzionare l’avvenenza fisica della Restaini si tratti di parole scolpite sulla pietra, mentre quando sia Latina Tu nell’articolo Le sette vite della Dama Bionda: Lubiana Restaini si tratti di un articolo “sessista” : definizione utilizzata, stando a quanto riferitoci dalla stessa Lubiana Restaini, dall’ex sindaco di Roccagorga Carla Amici.
ELEONORA DELLA PENNA NEL MIRINO
Sul perché la squadra di Capitani (Restaini compresa), almeno stando alle tesi di Cario, si concentri nell’estate 2016 sull’eventualità di far cadere la Giunta di Cisterna di Eleonora Della Penna facendo leva sulla consigliera Marisa Di Lelio rimane un mistero. Di fatto la Presidente della Provincia sarà costretta a dimettersi un anno e mezzo dopo per l’arresto in Comune del suo vice Alvaro Mastrantoni, dell’assessore Danilo Martelli e di due consiglieri di maggioranza nell’ambito dell’inchiesta “Touchdown“. Ben altri motivi, insomma.
IL VIAGGIO A MILANO DI LUBIANA E PANDOLFI
La Restaini organizza una trasferta a Milano, durante la quale verrà accompagnata da Pandolfi, che avrebbe, secondo il gip Cario, lo scopo di mettere in contatto gli uomini di ASA con un non ben identificato “Ministro”. Si ha prova solamente che il viaggio si traduca in una partecipazione dei due pontini ad un convegno organizzato dalla multinazionale svizzera ABB.
ATTIVITÀ DI LOBBYING INCOMPATIBILE CON IL RUOLO DI DIPENDENTE PUBBLICO
Fossimo negli Stati Uniti dove l’attività di lobbying è disciplinata dal 1946 da un apposito atto del Congresso, non ci sarebbe nulla di male nello svolgimento di attività di lobbista da parte della Restaini. A condizione però che la Restaini non percepisca al tempo stesso uno stipendio da dipendente pubblico. Fermo restando che i reati in capo alla stessa di tentativo di corruzione rimangano una presunzione del Gip. Dai documenti a disposizione di Latina Tu, non si evincono atti di corruzione, o di tentata corruzione, portati a termine dall’assessora alle attività produttive e alla cultura della Giunta di Nancy Piccaro.
ULTERIORI INDAGINI DISPOSTE DAL GIP
Lobbista o millantatrice, fulcro delle relazioni tra politica e imprenditoria o persona in preda a manie di grandezza permane un quesito qualunque delle due tesi sia veritiera: come può Lubiana Restaini occupare un posto nell’esecutivo di un qualsiasi Ente pubblico? Nel frattempo il Giudice per le indagini preliminari ha disposto l’iscrizione ed ulteriori indagini, a seguito di richiesta di archiviazione non accolta, per lei come per tutto il team di Capitani.