DIVIETO DI MOVIDA PER CIARELLI JUNIOR: SCATTA IL DASPO URBANO

Roberto Ciarelli
Roberto Ciarelli

Daspo urbano per un giovane appartenente ad una nota famiglia rom di Latina, il provvedimento disposto dal Questore di Latina

La continua attività di monitoraggio dei fenomeni violenti commessi nei luoghi della movida e dei locali pubblici della Provincia – si apprende da una nota della Polizia di Stato – ha consentito al Questore di Latina, dopo l’attenta valutazione degli atti di indagine da parte degli specialisti della Divisione Anticrimine, di dare tempestiva applicazione alle nuove forme di Daspo introdotte dall’ultimo “Decreto Sicurezza”, emanando un provvedimento di Daspo Urbano nei confronti di un giovane appartenente ad una nota famiglia di etnia rom e già noto alle Forze dell’Ordine, responsabile di aver selvaggiamente picchiato nel mese di dicembre scorso, insieme ad altri complici, un giovane avventore di un bar in via del Lido.

Non paghi, gli aggressori hanno rincorso il malcapitato che cercava di allontanarsi dal luogo dove era stato aggredito e, una volta raggiunto, lo hanno picchiato nuovamente. Gli addetti alla sicurezza del locale, intervenuti nel tentativo di fermare il pestaggio, sono stati a loro volta minacciati dal giovane che, nella circostanza, ha evidenziato la propria appartenenza a famiglie criminali locali, intimorendoli.

Le successive indagini hanno consentito l’identificazione del giovane e la raccolta degli elementi necessari per l’adozione della misura degli arresti domiciliari nei suoi confronti, eseguita dalla Squadra Mobile il 30 dicembre 2021.

Oggi 27 gennaio, al 25 enne Roberto Ciarelli è arrivata la notifica del DASPO Urbano per due anni. Scatta così il divieto, per il periodo imposto, di frequentare locali pubblici o aperti al pubblico destinati alla somministrazione di alimenti e/o bevande quali pub, taverne, bar e ristoranti nonché locali di pubblico intrattenimento quali discoteche, locali notturni, locali da ballo, ed affini ricadenti nell’area della cosiddetta movida del Comune di Latina.

In caso di violazione il destinatario rischia la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.

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