DIVARIO GENERAZIONALE, GLI STUDENTI DEL VITTORIO VENETO-SALVEMINI PROTAGONISTI A POTENZA

Gli studenti del Vittorio Veneto Salvemini di Latina protagonisti a Potenza nel progetto nazionale sul divario generazionale

Latina, 8 maggio 2025 – Le classi terza e quarta dell’indirizzo Relazioni Internazionali per il Marketing (RIM) dell’Istituto Vittorio Veneto Salvemini di Latina, accompagnate dalle docenti Maria Anna Rita Ingraito e Patrizia Visaggi, hanno partecipato il 7 maggio a Potenza all’evento conclusivo del progetto nazionale “Giovani agenti del cambiamento e partecipazione democratica”, promosso dalla Fondazione per la Ricerca Economica e Sociale ETS in partenariato e con il contributo dell’Agenzia Italiana per la Gioventù (AIG).

La scuola pontina ha rappresentato la regione Lazio all’interno di una rete composta da 11 istituti scolastici provenienti da altrettanti territori italiani: Benevento, Siracusa, Todi, Trieste, Bologna, Vallo della Lucania, Bagnone, Lamezia Terme, Lecce e Potenza.

Il progetto, inserito nelle attività di Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO), ha previsto la realizzazione di una ricerca empirica sul divario generazionale, con particolare attenzione al ruolo delle nuove generazioni come agenti attivi del cambiamento democratico. I temi affrontati dagli studenti si sono concentrati su quattro ambiti fondamentali: lavoro, benessere, inclusione ed educazione.

Durante l’evento a Potenza, gli studenti del Vittorio Veneto Salvemini hanno presentato i risultati emersi dall’analisi del contesto locale, evidenziando punti di forza, criticità e possibili soluzioni per ridurre le disuguaglianze intergenerazionali. Un dato comune a tutte le scuole partecipanti è emerso come particolarmente preoccupante: la crescente tendenza dei giovani ad abbandonare il proprio territorio in cerca di migliori opportunità al nord Italia o all’estero, fenomeno ormai noto come “fuga dei cervelli”.

Il progetto si basa sulla convinzione che i giovani debbano essere considerati protagonisti attivi del presente, capaci di incidere sulle scelte politiche future e di contribuire alla duplice transizione ecologica e digitale.

L’esperienza ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra realtà scolastiche differenti e ha dato voce alle nuove generazioni, spesso escluse dai processi decisionali, valorizzandone idee, proposte e capacità di visione.

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