Confronto tra Sindaci e Assessori e consiglieri comuni dei comuni di Fondi, Terracina, San Felice Circeo, Monte San Biagio, Lenola, Sperlonga e Campodimele verso l’unione dei comuni per il Distretto Socio Sanitario LT4
L’incontro istituzionale che si è svolto il 21 febbraio 2025 a Sperlonga ha rappresentato un’importante occasione di dialogo e confronto tra i Sindaci, gli Assessori e i Consiglieri comunali dei Comuni del Distretto Socio-Sanitario LT4. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti di tutti e sette i comuni del Distretto: Fondi, Terracina, San Felice Circeo, Monte San Biagio, Lenola, Sperlonga e Campodimele. L’incontro ha avuto come obiettivo principale il futuro assetto organizzativo e gestionale dei servizi socio-sanitari locali, con l’intento di migliorare l’efficienza, l’inclusività e l’equità dei servizi offerti ai cittadini. Dalla discussione è emerso che l’Unione dei Comuni rappresenta la scelta migliore per la gestione del Distretto Socio-Sanitario LT4, poiché si configura come un ente locale a tutti gli effetti, con la partecipazione diretta e paritaria delle forze politiche di maggioranza e di minoranza. Un aspetto positivo sottolineato dai partecipanti è che l’Unione non comporta costi aggiuntivi per gli amministratori, in quanto i soggetti coinvolti nelle decisioni sono gli stessi che ricoprono cariche nei singoli comuni: Sindaci, Assessori e Consiglieri.
Al contrario, il modello del Consorzio è stato accolto con maggiore scetticismo, in quanto rappresenta un sistema oneroso che grava ulteriormente sulle casse pubbliche. Uno degli aspetti più controversi riguarda le indennità previste per gli amministratori, che rischiano di trasformare il Consorzio in un vero e proprio “poltronificio”, favorendo nomine politiche anziché una gestione realmente efficiente. Un esempio emblematico è quello del Consorzio degli Aurunci, che ha lasciato un’eredità pesante ai comuni membri, costretti a farsi carico di debiti accumulati a causa di una gestione poco sostenibile. Di fronte a queste criticità, il modello dell’Unione dei Comuni emerge come la soluzione più razionale e trasparente. Questo approccio consente di ottimizzare le risorse senza appesantire inutilmente la macchina amministrativa, garantendo maggiore efficienza, partecipazione e controllo.
L’incontro ha offerto anche l’opportunità di valutare strategie per migliorare i servizi socio-sanitari, sottolineando l’importanza di una governance integrata e coordinata. L’unione dei comuni, garantirebbe una gestione condivisa delle politiche sociali, infatti, potrebbe portare a un netto miglioramento nell’erogazione dei servizi, assicurando risposte più rapide ed efficaci ai bisogni della comunità. Sebbene non siano state prese decisioni definitive, il confronto ha permesso di acquisire elementi fondamentali per orientare una scelta più consapevole in sede di Consiglio comunale. L’Unione dei Comuni potrebbe favorire una gestione più efficace delle funzioni montane, un aspetto particolarmente rilevante per i comuni montani come Campodimele, Lenola e Monte San Biagio. Questi territori, insieme a Terracina e Fondi, potrebbero trarre beneficio da risorse finanziarie aggiuntive grazie al coinvolgimento in fondi e programmi specificamente dedicati alle aree montane.
Una gestione integrata di tali funzioni permetterebbe di accedere a risorse esterne che, altrimenti, potrebbero non essere disponibili per i singoli comuni. Un’Unione dei Comuni che integra le funzioni montane e sociali rappresenterebbe un modello innovativo, diventando un esempio di eccellenza per il Lazio. Sarebbe la prima unione a riuscire ad aggregare efficacemente queste funzioni, creando un sistema che risponde alle esigenze specifiche dei territori montani come Campodimele, Lenola e Monte San Biagio insieme a Fondi e Terracina, e al contempo migliora la gestione dei servizi socio-sanitari per tutta la popolazione. Questo approccio potrebbe diventare un punto di riferimento per l’intera regione, dimostrando come la cooperazione tra comuni, possa portare a risultati concreti, sostenibili e al servizio di tutti i cittadini.
Un grande assente all’incontro è stato il Sindaco di Fondi, Beniamino Maschietto, nonostante il ruolo centrale di Fondi come capofila del Distretto LT4. La sua assenza non solo ha suscitato interrogativi, ma ha anche sollevato forti critiche politiche. Fondi, in qualità di capofila, ha la responsabilità di guidare la governance del Distretto socio sanitario LT4, e l’assenza del suo Sindaco ad un confronto così cruciale per il futuro dei servizi socio-sanitari appare come una chiara occasione mancata di confronto diretto. Non partecipando, il Sindaco Maschietto ha dimostrato una mancanza di volontà politica nel dialogare con le altre amministrazioni locali, mettendo in discussione il suo impegno per una gestione condivisa ed efficace dei servizi. Questo comportamento non solo solleva dubbi sul suo interesse a favorire una collaborazione tra i Comuni, ma appare come una scelta politica che rischia di indebolire la coesione e il coordinamento necessari per affrontare le sfide comuni del Distretto LT4.
Di rilievo, invece, la partecipazione del Comune di Terracina, rappresentato dall’Assessore Sara Norcia e da altri consiglieri comunali, la cui presenza e il cui intervento hanno evidenziato una notevole attenzione alle politiche sociali, un aspetto che non è passato inosservato ai presenti. L’Assessore Sara Norcia ha portato un contributo significativo alla discussione, dimostrando grande competenza e una chiara volontà di rendere più centrale la posizione di Terracina nella gestione del Distretto socio sanitario LT4. Il Comune di Terracina ha espresso la necessità di un maggiore coordinamento tra le amministrazioni locali, sottolineando l’importanza di una governance condivisa per garantire servizi più efficienti e rispondenti alle esigenze della comunità. In particolare, è emerso con forza il tema della necessità di un ruolo più centrale per Terracina nel distretto socio-sanitario LT4, soprattutto alla luce del fatto che, negli anni, Negli ultimi anni, il Comune di Terracina ha subito una progressiva riduzione dei servizi, con tagli che hanno inciso negativamente sul benessere della comunità. Nonostante una popolazione più numerosa rispetto a Fondi, le risorse destinate al territorio sono state ridotte, indebolendo il settore sociale e penalizzando i cittadini. Al contrario, Fondi ha beneficiato di un’erogazione di servizi più stabile, evidenziando una disparità che solleva interrogativi sulla distribuzione delle risorse e sulla necessità di riequilibrare gli interventi per garantire maggiore equità. Un tale squilibrio, se non correttamente affrontato, rischia di penalizzare la cittadinanza e di compromettere la qualità dei servizi offerti.
I Sindaci Tommaso Grossi e Armando Cusani hanno espresso grande soddisfazione per l’importante partecipazione all’incontro e per il livello degli interventi che si sono susseguiti durante la discussione. I vari rappresentanti istituzionali hanno contribuito con proposte e analisi approfondite, mettendo in evidenza le criticità del sistema attuale e delineando possibili soluzioni per un futuro più efficiente e inclusivo. Analizzando i dati emersi durante gli interventi dei due Sindaci, è apparso evidente che l’attuale gestione del Distretto LT4, che conta ben 110.000 cittadini circa, presenta allarmanti criticità. Un dato su tutti desta particolare preoccupazione: la spesa pro capite per cittadino nel Distretto LT4 è di poco più di 84 euro per abitante, un valore ben al di sotto della media regionale del Lazio, che si attesta sui 152 euro per abitante. Ancora più evidente il divario se si guarda al Trentino-Alto Adige, dove la spesa pro capite per cittadino arriva a 400 euro. Questo dato impone una seria riflessione sulla gestione attuale del Distretto e sulla necessità di adottare modelli organizzativi più efficienti e in grado di garantire maggiori risorse per i servizi socio-sanitari.”
Il Sindaco di Sperlonga, Armando Cusani, ha dichiarato: “Il confronto di oggi è stato un passo avanti verso una gestione più efficiente delle risorse e una maggiore equità nei servizi. Tuttavia, è deludente constatare l’assenza di alcuni attori chiave, che hanno perso un’importante occasione di confronto democratico. La mancata partecipazione del Comune di Fondi, capofila del Distretto, solleva dubbi sulla volontà di costruire un percorso condiviso e trasparente. Tuttavia, non possiamo ignorare le gravi criticità del consorzio, che rischia di trasformarsi in un poltronificio per la politica, gravando sulla spesa pubblica senza rispondere ai bisogni reali dei cittadini. Il caso del Consorzio degli Aurunci è emblematico: ancora oggi le scelte politiche sbagliate continuano a pesare sulle amministrazioni locali e sui cittadini, senza garantire i servizi promessi. Serve un cambio di rotta: il consorzio non è lo strumento idoneo per migliorare i servizi, ma una macchina di spesa inutile, utile solo a garantire posizioni politiche. La politica ha il dovere di garantire trasparenza e responsabilità, evitando errori del passato che continuano a pesare sulle casse comunali.”
Il Sindaco di Campodimele, Tommaso Grossi, ha aggiunto: “Siamo soddisfatti della partecipazione e dell’interesse mostrato dai rappresentanti istituzionali, sia della maggioranza che delle forze politiche di minoranza. L’incontro ha confermato la volontà di costruire un sistema socio-sanitario più forte e meglio organizzato, con l’Unione dei Comuni come strada percorribile. Questa unione rappresenta un’opportunità fondamentale per ottimizzare le risorse, migliorare l’efficienza dei servizi e garantire una distribuzione più equa delle risorse disponibili. Insieme, possiamo affrontare in maniera più mirata le sfide economiche, organizzative e sociali, riducendo gli sprechi e migliorando la qualità dell’assistenza. Inoltre, va sottolineato che non ci saranno costi aggiuntivi di gestione per gli amministratori, poiché l’unione garantirà una gestione più razionale delle risorse senza gravare sui singoli comuni. Tuttavia, affinché questo progetto possa concretizzarsi, ogni amministrazione deve assumersi la responsabilità di valutare attentamente le scelte da compiere. Il futuro del Distretto LT4 richiede una collaborazione seria, che integri risorse e competenze per garantire un servizio efficiente ed equo.”
L’incontro del 21 febbraio ha rappresentato,quindi, un primo passo verso una cooperazione più strutturata tra i Comuni del Distretto LT4, con l’obiettivo di costruire un sistema socio-sanitario più efficiente, solidale e vicino ai bisogni della cittadinanza. Il confronto proseguirà nelle prossime settimane, con ulteriori approfondimenti e momenti di dialogo tra le amministrazioni locali, per individuare la soluzione più adeguata per il territorio.
Infine, si segnala che il prossimo incontro del Comitato Istituzionale è stato convocato per il 27 febbraio 2025, durante il quale si discuterà proprio dell’assetto giuridico. I Sindaci di Campodimele e Sperlonga continueranno a sostenere la loro iniziativa di rafforzare la tesi dell’Unione dei Comuni, convinti che una gestione più coordinata e condivisa dei servizi socio-sanitari sia l’unico modo per garantire risposte concrete ed efficienti ai bisogni della comunità. La loro ferma convinzione è che solo un sistema di governance che favorisca il dialogo tra i Comuni potrà superare le attuali difficoltà e permettere una distribuzione equa delle risorse.