DISSESTO FINANZIARIO A BASSIANO, IL TAR VUOLE VEDERCI CHIARO

Palazzo Caetani, sede del Comune di Bassiano

Ricorso al Tar di Latina per l’annullamento del dissesto finanziario del Comune di Bassiano, i giudici amministrativi vogliono vederci chiaro

Il Tribunale amministrativo del Lazio- sezione Latina ha nominato un consulente tecnico contabile per verificare, con criteri tecnici, se vi erano i presupposti del dissesto del Comune di Bassiano disposto dall’amministrazione Onori. Un punto a favore dei ricorrenti che presuppone la volontà da parte del Tar di valutare più approfonditamente la questione.

Lo scorso 7 febbraio è stato presentato ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio – Sezione Staccata di Latina, da un nutrito gruppo di persone, ex amministratori, cittadini, associazioni, per chiedere l’annullamento della deliberazione n. 31 del 21 novembre 2023, con la quale il Consiglio Comunale di Bassiano ha dichiarato il dissesto finanziario, di tutti gli atti presupposti e, in particolare, della deliberazione n. 149 del 2 novembre con cui la Giunta Comunale di Bassiano ha disposto la revisione straordinaria dei residui approvando i risultati di cui alla determinazione n. 103 del 31 ottobre del Responsabile del Servizio Tecnico e alla determinazione n. 89 del Responsabile del Servizio Finanziario – della deliberazione n. 150 del 6 novembre con cui la Giunta Comunale ha formulato proposta al Consiglio Comunale per la dichiarazione di dissesto.

“Più volte – segnalavano i consiglieri comunali d’opposizione del gruppo “Bassiano Futura” – abbiamo segnalato all’Amministrazione Onori errori, scorrettezze, illegittimità negli atti. Ma niente, nulla è valso a scongiurare questo esito nefasto per la nostra comunità, fino a poco tempo fa fiore all’occhiello della Provincia e della Regione. Reputazione irrimediabilmente compromessa da uno stuolo di stolti incompetenti eterodiretti. Supportati da soggetti esterni incaricati e pagati per giocare con i numeri del bilancio comunale e fornire indicazioni da copia e incolla al Revisore unico dei Conti, al Responsabile Finanziario e al Responsabile tecnico per ottenere un risultato finale a dir poco disastroso. Perché?

Abbiamo presentato ricorso perché la reale situazione economico-finanziaria del Comune di Bassiano, emendando gli atti del procedimento di dissesto dagli errori e dalle inadeguatezze (ben specificate nella relazione di parte allegata al ricorso stesso) non è tale da configurare la condizione di dissesto, consistente nella impossibilità di garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili e nella esistenza di debiti liquidi ed esigibili a cui non si possa fare validamente fronte con le modalità previste dal TUEL, secondo quanto previsto dall’art. 244 dello stesso TUEL, che risulta dunque direttamente violato. Le valutazioni svolte circa l’insostenibilità della situazione economico-finanziaria del Comune di Bassiano sono state fondate su un incremento del dissesto risultato maggiorato in modo erroneo e, vorremmo dire, artefatto.

Si dimostrerà, nella sede adita, l’approssimazione con cui si è operato e lo sviamento dei dati sotteso alle inadeguate valutazioni degli organi comunali, dei Responsabili e del Revisore unico. Lo dimostreremo con gli atti alla mano, con la documentazione dei finanziamenti regionali e ministeriali artatamente cancellati pur di dimostrare il dissesto; con la documentazione di ricorsi e cause vinte dal Comune o addirittura inesistenti messi artificiosamente per aumentare il debito derivante dai contenziosi. Documenteremo la manipolazione dei numeri effettuata dai Responsabili e dal Revisore con il supporto di pseudo esperti di Latina pagati a tale scopo.

Il paese non meritava questo. La comunità non meritava questo. Cittadine e cittadini onesti e corretti che lavorano con sacrificio e dedizione per sostenere un paese sempre considerato meritevole di fiducia da parte di tutti. Finora.

Ci stiamo battendo con tutti i mezzi per riportare la legalità nel nostro paese. Lo stiamo facendo a nostre spese, senza sostegno esterno. Lo facciamo con orgoglio per riportare la serenità in questa comunità scossa da questo tsunami di codardi. Chi ha sbagliato pagherà, ma non sta a noi dirlo. Abbiamo adito la Magistratura di competenza nella quale riserbiamo la massima fiducia, ma siamo certi del nostro operato e della buona fede che vi abbiamo messo nel costruirlo, oltre a tanta competenza che, purtroppo, l’Amministrazione Onori ha dimostrato di non possedere”.

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