Discarica pontina, il presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Latina, Roberto Belvisi, interviene dopo l’annullamento del Tar a sul decreto del commissario Bonsignore
“Sulla nuova discarica non siamo stati ascoltati ma il tempo è galantuomo. Borgo Montello ha già dato per queste servitù”
“Il tempo è galantuomo. Mi sono sempre battuto affinché la storia non si ripetesse, perchè quando accade per la seconda volta assume le sembianze della farsa. Così alla lettura del provvedimento del Tar della sezione di Latina che annulla il decreto, verosimilmente imposto d’imperio, del commissario ad acta per i rifiuti della Regione Lazio Illuminato Bonsignore che aveva individuato nel 2022 tre siti per lo smaltimento dei rifiuti in provincia di Latina, c’è un certo moto di soddisfazione. È vero che devono essere i territori ad autodeterminarsi e che in assenza di scelte interviene la politica sovraprovinciale ma è anche vero che il comprensorio di Latina per le scelte calate dall’alto ha maturato ormai una certa idiosincrasia. Il territorio in termini di servitù ha dato a sufficienza. Lo dice il nostro percorso storico.
Così, si ricorderà, la scelta del commissario Bonsignore aveva individuato la cava in zona La Villa a Cisterna, quella ad Aprilia in zona Pontoni e poi il sito della ex Good Year, atti allo smaltimento dei rifiuti in provincia. Ma il sito della ex industria è troppo vicino alla ex discarica e paradossalmente più vicina al centro di Borgo Montello , oggi sito votato alla trasformazione green, per questo avevamo suggerito al commissario regionale di individuare altrove un sito che di sicuro anche in futuro tornerà utile per lo smaltimento dei rifiuti ma non si poteva ulteriormente vessare un’area che aveva già dato, in termini di assetto ambientale e di salute oltre di altri disagi, come il deprezzamento degli immobili.
Siamo stati inascoltati ma oggi giustizia è fatta, verrebbe sbrigativamente da dire. E sì, perché nelle scelte del commissario si sarebbero dovuto tenere in considerazione gli aspetti ambientali e idrogeologici dei siti individuati, aspetto che la sezione del Tar di Latina ha valutato attentamente. A differenza del commissario, che ha segnato tre croci sulla mappa della provincia di Latina senza ascoltare le istituzioni territoriali. Un modo di fare amministrazione pubblica inaccettabile. E che contrasta con la volontà di un territorio di autodeterminarsi”.
Così, in una nota, il consigliere comunale della Lega, Roberto Belvisi.
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