“Dalla discarica alla vita”, il PD di Latina presenta il progetto dell’Astura attraversato da una pista ciclabile.
Daniela Fiore, Orlando Lucchetta, Leonardo Majocchi ed Emilio Ranieri – candidate e candidati alle elezioni comunali nella lista del PD – hanno incontrato i cittadini e le cittadine di borgo Montello e Bainsizza presso il sito della INDECO per presentare il progetto di bonifica e valorizzazione della zona della discarica attraverso la creazione di un parco. L’idea del Parco dell’Astura nasce dalla volontà della comunità che insiste nei pressi del sito, e delle associazioni presenti, di dare un significato di rinascita e valorizzazione alla Valle dell’Astura. Un’area segnata, negli ultimi cinquant’anni, da devastanti servitù ambientali che ne hanno devastato la bellezza paesaggistica ed abbattuto il valore sociale ed economico.
Con loro anche il candidato Sindaco Damiano Coletta, il Segretario provinciale Omar Sarubbo, il deputato Matteo Orfini ed il Consigliere Regionale Salvatore La Penna che, con la loro presenza, dimostrano la volontà di creare una filiera amministrativa ed istituzionale capace di lavorare all’individuazione delle risorse e delle modalità più congeniali alla realizzazione del progetto. Il Consigliere Regionale, a tal proposito, ha detto: “Lavoriamo alla prospettiva del Parco dell’Astura con il più ampio coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati ed attraverso il rapporto istituzionale e sinergico fra Comune e Regione”.
Così, invece, l’Onorevole Orfini: “Bisogna progettare il futuro ragionando su un piano di rilancio complessivo che valorizzi ambiente, cultura, agricoltura di un territorio dalle grandi potenzialità”.
Nell’ambito di questo progetto è prevista anche la realizzazione di una pista ciclabile dell’Astura che connetterà la zona delle Ferriere fino a Torre Astura. Si tratta di un progetto già in essere ed in parte licenziato, con delibera del Comune di Latina del 2011, grazie ad un emendamento fornito da una mozione dell’allora gruppo consiliare del PD con primo firmatario Omar Sarubbo. Il futuro gruppo consiliare del PD si impegnerà ad indirizzare la prossima amministrazione comunale, con un’apposita mozione, affinché venga ripreso il progetto della pista ciclabile e completato con la creazione del parco dell’Astura.
La candidata Daniela Fiore, capolista del PD, ha dichiarato: “Da parte del PD ci sarà un impegno concreto per chiudere una stagione segnata da una servitù che ha gravato su questo territorio per tanti anni. Proponiamo un’opportunità di sviluppo e rilancio che chiuda la stagione della discarica ed apra la stagione della tutela del territorio come risorsa da valorizzare e non da sfruttare”.
Secondo il candidato Orlando Lucchetta si tratta di: “Una pagina importante per borgo Montello perché viene rovesciata l’impostazione classica grazie ad un progetto condiviso e non calato dall’alto. Abbiamo proposto un’idea di sviluppo notevole condivisa anche con realtà imprenditoriali del territorio”.
Così il candidato Emilio Ranieri: “La visita alla discarica di Montello di oggi da parte del PD vuole essere uno sprone a seguire la riconversione ecologica del sito. Da servitù a risorsa attraverso un parco ed un percorso ciclabile insieme. È necessaria anche una corretta gestione del post mortem così da ridurre i carichi ambientali. Lavoreremo a tutto questo e vigileremo con attenzione”.
Leonardo Majocchi, Segretario cittadino e candidato alle elezioni, chiosa con queste parole: “Abbiamo creato un filo che collega il partito dal territorio, alla città, passando per la Regione fino ad arrivare al Parlamento. È una soddisfazione poter denunciare oggi il progetto. Annunciamo – ha aggiunto – che nei prossimi mesi riapriremo anche una sezione del partito a borgo Montello ed approfondiremo l’utilizzo dei milioni che la INDECO ha versato negli anni al Comune di Latina come ristoro per gli abitanti della suddetta zona. Ringrazio, tra gli altri, Orlando Lucchetta e Paolo Bortoletto per il loro lavoro su questo territorio”.
“La discarica di Montello – ha detto Coletta – è stata chiusa dopo pochi mesi dal mio primo insediamento, a ottobre del 2016. E’ stata sempre una volontà precisa della nostra amministrazione chiudere quel sito che per troppo tempo ha rappresentato una servitù per la popolazione che abita quei borghi. A gennaio del 2021 abbiamo anche scongiurato fermamente l’apertura di nuovi invasi, nel 2021, per far fronte all’emergenza di Roma. In Conferenza dei servizi mi sono sempre opposto. In questi anni ci sono state interlocuzioni con tutti i comitati e con i rappresentanti delle istituzioni, regionali e nazionali”. Lo ha detto il candidato sindaco della coalizione progressista Damiano Coletta, partecipando questa mattina all’incontro di presentazione della proposta di creare il Parco dell’Astura attraverso una riqualificazione complessiva del sito. “Ricordiamo che sulla discarica c’è stata anche una commissione parlamentare d’inchiesta – ha proseguito Coletta – e che abbiamo già annunciato di voler riprendere lo studio Eras per valutare concretamente l’impatto sulla salute della popolazione”.
“Il nostro obiettivo è ora quello di realizzare un intervento di rigenerazione rurale trasformare cioè un luogo di degrado che ha per troppo tempo condizionato la vita dei residenti dei borghi Nord in un parco, che diventi simbolo di una rinascita di quei territori ma che continui a tutelare la salute dei cittadini, che continui a usare energie rinnovabili a zero impatto – ha aggiunto Coletta – Per fare questo attiveremo tutti i nostri strumenti e l’impegno della futura amministrazione per procedere rapidamente alla definitiva bonifica dei siti, per ripartire da un progetto che vogliamo sia fortemente identitario per la comunità. La riqualificazione di queste aree è un atto dovuto per la popolazione che subito decenni di servitù”.
Anche la società Ind.Eco ha voluto chiarire sull’incontro avvenuto oggi. “Questa mattina – si legge in una nota – il presidente di Ind.Eco. Giorgio Cardona ha incontrato una delegazione del Pd locale, che nei giorni scorsi aveva chiesto un incontro con i vertici dell’azienda per comunicare l’idea di un futuro progetto ambientale da realizzare. Il dottor Cardona ha illustrato la nuova vita di Ind.Eco ai presenti”.
“Quella che ancor oggi molti si ostinano a chiamare discarica è ormai un sito di produzione di energia alternativa, con le pendici delle colline ricoperte di pannelli fotovoltaici e le sommità da impianti di ultima generazione tecnologica atti a recuperare gas di rifiuti”. Da discarica a sito ambientale produttivo: il sito gestito da Ind.eco di Borgo Montello (Latina), del gruppo Greenthesis, non è un caso che sia stato scelto nello scorso febbraio come esempio virtuoso della green economy dal workshop SiCon “SITI CONTAMINATI – Esperienze negli interventi di risanamento”, organizzato e coordinato dalle facoltà universitarie di ingegneria Roma La Sapienza, Brescia e Catania insieme a diverse associazioni nazionali di ingegneria ambientale sanitaria”.
“Sui terreni del sito di Borgo Montello sono stati conferiti per anni dei rifiuti urbani (non pericolosi), provenienti dai Comuni della Provincia di Latina, per un totale di una superficie complessiva degli invasi di discarica pari a circa 230.000 mq per un volume complessivo di rifiuto pari a 5.000.000 m3. Invece, oggi, presso Ind.eco sono installati sistemi di trattamento termico del biogas estratto dagli invasi di discarica, con recupero energetico, per una produzione nominale di circa 2 MWh. Infatti, da cinque anni l’azienda Ind.eco produce biometano liquido (BioLNG) ricavato dai rifiuti, una piccola grande rivoluzione effettuata in nome della green economy per la produzione di biometano criogenico.
Così oggi, ma già da diversi anni, – conclude la nota di Indeco – la discarica è diventata un centro di recupero energetico, risanando i luoghi e rivoluzionando un sito ambientale, grazie al lavoro dell’ingegnere Giorgio Cardona, presidente di Ind.eco, e dell’ingegnere Alberto Azario, oggi membro del cda di Ind.eco e ieri presidente del gruppo Greenthesis per 16 anni”.