Discarica di Sant’Apollonia, l’associazione “Aprilia Libera”: “La città non si arrende alle decisioni ingiuste calate dall’alto”
“Evidentemente, presso gli uffici della regione Lazio circola una convinzione infondata: che la popolazione di Aprilia sia a bassa reattività sociale; e pertanto, possono disporre e utilizzare il suo territorio come pattumiera del Lazio e oltre. Bene. I “non reattivi” hanno reagito e continueranno a farlo.
Come reagirono contro la inutile turbogas di Sorgenia, come reagirono contro l’ampliamento del tbm tra le residenze; come hanno reagito contro l’autorizzazione di un ulteriore megaimpianto di rifiuti sempre tra le stesse residenze; come oggi reagiscono alla discarica, avverso la quale il Comune di Aprilia presentò tra il 2023 e il 2025 una lista di motivazioni a diniego della approvazione.
Ovviamente è palese che la regione non segua più criteri tecnico-scientifici nelle proprie decisioni, e men che meno coerenti con le norme (peraltro, dettate da se stessa). E autorizza, NON MOTIVANDO LE RAGIONI, discariche spropositate, in terreni agricoli di pregio, ricchi di storia e archeologia, ove sussiste sine die la Dichiarazione di Rilevante Valore (che la soprintendenza si è ben guardata di formalizzare apponendo vincoli), tra le abitazioni, su un acquifero in sofferenza ma che disseta e fornisce benessere alla comunità (sorgente di Santo Stefano, progetto terme…), in assenza di una rete stradale adeguata al transito di centinaia di tir al giorno. Ma soprattutto, senza dare seguito agli impegni presi con la comunità europea (e la popolazione poco reattiva) di bonificare il sito inquinato sul quale insiste, anche questa volta, il progetto presentato.
Confidiamo che la giustizia amministrativa possa accogliere questa azione a difesa della salute e dell’ambiente e che le commissarie straordinarie diano seguito alle posizioni del Comune di Aprilia, fortemente volute dalla popolazione”.
Così, in una nota, Aprilia Libera odv.