DISCARICA DI BORGO MONTELLO, VERSO IL CAPPING: PARERE POSITIVO DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI

Sede di Ecoambiente srl, Borgo Montello
Sede di Ecoambiente srl, Borgo Montello

Discarica di Borgo Montello, conclusa con un parere positivo la conferenza dei servizi sul completamento del capping (copertura) che deve realizzare Ecoambiente

Conclusione positiva della conferenza decisoria per la realizzazione della copertura (capping) della discarica di Borgo Montello. Presente in conferenza, tra gli enti, la Provincia di Latina. Assenti Comune di Latina, Asl e Arpa. Ammessi come uditori i comitati riuniti di Borgo Montello e Borgo Bainsizza.

A relazionare sulla fine della conferenza dei servizi è il rappresentante dei comitati riuniti, Giorgio Libralato. “La conferenza dei servizi decisoria di oggi è stata quella conclusiva per decidere sul progetto della realizzazione della copertura (capping) del nuovo e distinto invaso (l’ultimo) completato dalla società Ecoambiente SRL nella discarica di Borgo Montello. “La Regione Lazio – scrive Libralato – ha dato ragione, con 10 anni di ritardo, ai cittadini che avevano ricorso contro la conclusione della procedura e la successiva AIA rilasciata ad Ecoambiente, dichiarandola efficace soltanto per la copertura (capping) stessa. È un fatto nuovo che la politica, anche se in ritardo, riconosca gli errori e riconosca le ragione dei cittadini. Stranamente è mancata la politica provinciale e comunale, come l’assenza delle pseudo associazioni ambientaliste che quando non si tratta di nomine, incarichi, sede e finanziamenti sono altrimenti affaccendate”.

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La società Ecoambiente srl aveva chiesto di riempire l’abbassamento dei rifiuti abbancati (per via del peso specifico) con altri rifiuti e si è creato il problema del superamento dell’interdittiva antimafia. La Regione si è opposta imponendo l’utilizzo di terreno vegetale di scavo. Quindi, Ecoambiente srl ha proposto di utilizzare il terreno che era stato scavato per realizzare, a suo tempo, il nuovo e distinto invaso in oggetto, che la stessa Società ha dichiarato di avere abbancato in vicinanza nell’area della discarica.

“Entro il mese di settembre saranno dichiarate concluse la procedura (la conferenza dei servizi appunto) ed emesso il provvedimento regionale. Non essendo stato chiarito se la Società abbia mai ottenuto autorizzazione idraulica e, nel caso fosse stata rilasciata, che comunque deve essere attualizzata al nuovo progetto, il nuovo provvedimento imporrà, tra le prescrizioni, quella di presentare nuovo progetto e istanza e relativa autorizzazione di competenza della Provincia di Latina. La Società proponente ha presentato un cronoprogramma con date e interventi per la realizzazione delle opere che si è impegnata a fare, a partire dalla data di inizio lavori. La Regione ha chiesto un tempo preciso per inizio e fine lavori. La Società ha dichiarato che ci vorranno tra i 3 e i 6 mesi per reperire il materiale (pietrame) e che molto dipenderà dall’andamento stagionale”.

Autorizzazione idraulica. “Si pensava che la stessa fosse contenuta nell’AIA invece, secondo la Regione, così non è ed una situazione riscontrata in diverse altre realtà nella regione. Secondo la Regione, anche in assenza dell’autorizzazione idraulica, non sarebbero mai stati lamentati problemi al “fosso” adiacente. Immaginiamo che quello che per la regione sia il “fosso” adiacente, in realtà si tratti del fiume Astura, che di problemi di inquinamento ne ha avuti e che non siano stati risolti. Ma gli uffici della regione climatizzati sono molto lontani dalla realtà del disastro ambientale (per il Tribunale di Latina) della discarica di Borgo Montello che non dura da 20 anni (come ha detto un esponente della regione) ma dall’11 agosto 1971, tra poco saranno quindi 54 anni”.

Impianto di percolato e trattamento a osmosi inversa. “La gestione del Percolato (il liquido inquinante derivante dai processi biologici e chimico fisici delle discariche) ha ancora diverse questioni e interpretazioni non risolte e in corso di approfondimento e dibattito. A tale proposito vedere Interpelli MASE sul recupero e trattamento in discarica. Ovviamente lo smaltimento del percolato è un costo rilevante per le discariche (circa 45 €/ton) con la discarica di Borgo Montello che, secondo i CTU del tribunale di Latina, hanno una produzione elevata di percolato in base alla media delle discariche. Per questo motivo le discariche cercano di abbattere i costi di smaltimento con impianti ad osmosi inversa che però, per la UE, non è sufficiente per la depurazione. Alcune regioni hanno annullato quindi le autorizzazioni di tali impianti. Altra regioni, tra cui il Lazio, consente di continuare ad utilizzare tale impianto purchè affiancato da altri trattamento chimico fisico ulteriore trattamento per abbattere sostanze, ricircolando interno con la filtrazione di metalli, cloruri e altri parametri“.

Richiesta Società. “La società Ecoambiente srl vorrebbe eliminare alcune verifiche su alcuni metalli (che sarebbero di origine naturale) contenuti nel terreno che sarà utilizzato per il capping. Vedremo quali saranno le risposte dell’Arpa e della Regione. Afferma che è stato realizzato un piccolo lago artificiale dove sono presenti anfibi (rane) e piante (essenze acquatiche, papiri e ninfee), vicino all’impianto per osmosi inversa, per la verifica della qualità delle acque, proveniente dal percolato, quale indicatore biologico”.

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