DISCARICA DI APRILIA, NUOVO STOP DAL CONSIGLIO DI STATO

Oggi, 12 novembre 2025, la sezione Quarta del Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha respinto il ricorso avanzato dalla società proponente della discarica di Sant’Apollonia ad Aprilia – la Frales srl – contro la sospensiva del cantiere, richiesta dallo studio legale Libutti-Trotta per conto del Comitato Spontaneo di via Scrivia di Aprilia e dell’Associazione Verdi Ambiente e Società di Roma. 

“Il Comitato Spontaneo di via Scrivia – spiega una nota -, nella persona della referente responsabile Francesca Romana Tintori, con l’associazione Aprilia Libera nella persona della presidente Katia Mantovani, plaudono e ringraziano i legali Libutti-Trotta per la grande professionalità messa in campo e continuano il percorso legale a tutela del territorio, della salute degli abitanti, del patrimonio storico e culturale e dei beni paesaggistici.

Il prossimo appuntamento che li vede coinvolti sul tema dei rifiuti sarà, nel mese di gennaio 2026, presso il TAR di Latina nei confronti dell’impianto di produzione di CSS, e a seguire, nel mese di febbraio 2026, al TAR di Roma, nei confronti della discarica”.

I giudici di Palazzo Spada si sono pronunciati, quindi, sull’istanza del 18 ottobre 2025 proposta dalla ditta Frales s.r.l. che chiedeva chiarimenti in relazione alla ordinanza e, possibilmente, la sua modifica o revoca.

“I giudici – spiega in una nota lo studio legale lo Studio legale Libutti Trotta – hanno confermato integralmente l’efficacia dell’ordinanza cautelare con cui era stata disposta la sospensione delle attività, ritenendo che non sussistano mutamenti nelle circostanze di fatto tali da giustificare la revoca del provvedimento, né nuovi elementi conoscitivi sopravvenuti rispetto a quelli già valutati.

Il giudizio, promosso da Verdi Ambiente e Società – APS Onlus e dalla Presidente del Comitato informale di via Scrivia, difese dallo Studio legale Libutti-Trotta, è volto all’annullamento del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR) n. G06469 del 23 maggio 2025 della Regione Lazio, con cui era stata rilasciata Valutazione di Impatto Ambientale favorevole al progetto di deposito dei rifiuti.

Con questa decisione, il Consiglio di Stato ha quindi confermato il blocco dei lavori e ribadito la necessità di salvaguardare lo stato dei luoghi in attesa della definizione del giudizio di merito”.

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