Nuova discarica di Aprilia, il Tar di Latina fissa l’udienza di merito per il ricorso presentato da Calissoni Bulgari
Verrà discusso nel merito il prossimo 11 febbraio il ricorso presentato dalla tenuta Calissoni Bulgari, assistita dall’avvocato Fabio Raponi. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo di Latina che, molto probabilmente, discuterà alla stessa data anche il ricorso presentato dall’associazione Verdi Ambiente e Società-Aps Onlus e da Francesca Romana Tintori, rappresentate del Comitato di Via Scrivia.
Come noto, i ricorsi sono stati presentati contro Regione Lazio e Frales srl al fine di sospendere la realizzazione della discarica di Sant’Apollonia, proposta dalla medesima società Frales srl.
Entrambi i ricorsi chiedono l’annullamento del cosiddetto Paur, ossia il provvedimento autorizzatorio unico regionale, concesso dalla Direzione Ambientale della Regione Lazio. I motivi del ricorso evidenziano il possibile pregiudizio ambientale e archeologico dato dalla realizzazione dell’impianto a Sant’Apollonia.
Il progetto presentato dalla società Frales (riconducibile al patron dei rifiuti pontini Fabio Altissimi) prevede la realizzazione di una discarica di rifiuti, con il proposito di garantire l’autosufficienza dell’Ato di Latina per una capacità utile di abbancamento di circa 940.000 metri cubi di rifiuti per la durata di 10 anni. Il costo totale dell’intervento calcolato è di circa 28 milioni di euro, di cui 22 milioni per la costruzione.
L’istanza, come detto, è stata presentata alla Regione Lazio lo scorso anno dal titolare della società Frales srl, Alessandro Spuntoni. L’obiettivo del progetto è ambizioso: realizzare un deposito di rifiuti, ossia una discarica, atta a garantire l’autosufficienza dell’Ato di Latina, al momento, come noto, sprovvista di discarica, nonostante giureconsulti tra sindaci, appelli dalla Regione Lazio e grandi propositi da parte della Provincia di Latina.