A due anni dalla pioggia torrenziale che provocò un disastro in località Santa Maria La Noce, non è arrivato nessun indennizzo
Ieri, 5 settembre, in commissione consiliare lavori pubblici a Formia, viene chiesto al dirigente del settore lavori pubblici, architetto Giuseppe Viscogliosi, se a due anni di distanza sia arrivato qualche sorta di indennizzo per i fatti accaduti il 29 settembre 2022, quando a Santa Maria la Noce, venne giù la montagna.
“Il dirigente – fa sapere la consigliera comunale d’opposizione, Paola Villa – ci comunica che nessuna calamità naturale è stata riconosciuta, nessun indennizzo è stato deliberato dalla Regione Lazio, né per i beni pubblici né per quelli privati”.
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“Eppure furono due le delibere di giunta in merito al disastro, la n.265 del 30/09/2022 con la quale viene chiesto al settore llpp di relazionare sugli eventi avvenuti il 29 settembre 2022; e la n.270 del 07/10/2022 con la quale venne richiesto alla regione Lazio lo stato di calamità naturale.
Oggi a distanza di quasi due anni a domanda secca al dirigente, si viene a sapere che né al comune né ai privati arriverà un euro per quelle vicende che portarono acqua, fango, detriti e disastri lungo tutta via Santa Maria la Noce, Colle Arvito, Capodino, via Gramsci, frazioni di Trivio e Maranola.
Ricordiamo tutti la sfilata dei politici che contano, ad iniziare dall’ex consigliere regionale Giuseppe Simeone, dell’ogni presente presidente del Consorzio Industriale sud Pontino, Salvatore Forte, all’allora vicepresidente della regione Lazio, Daniele Leodori, tutti a promettere di impegnarsi per aiutare la città, tutti a promettere aiuti economici e messa in sicurezza. Tutti a sfilare davanti ai cittadini, alle videocamere, al prefetto di Latina. Un ennesimo buco nell’acqua”.