DIRITTI, REINTEGRATO DALLA ASL IL LAVORATORE SOSPESO. UILTUCS: “GIUSTIZIA E DIGNITÀ RICONOSCIUTE”

Sede ASL di Latina
Sede ASL di Latina

Reintegrato dalla Asl il lavoratore che nel mese di gennaio era stato sospeso dal lavoro e rimasto senza salario

“Dopo i due certificati contrastanti del medico competente aziendale – si legge in una nota della Uiltucs Latina – giustizia e dignità sono state riconosciute al lavoratore al quale l’azienda e medico competente avevano ufficializzato un primo certificato che diceva “idoneo con prescrizioni” e a seguire un altro certificato “non idoneo permanentemente”.

ll lavoratore può rientrare subito al lavoro. L’ente preposto verso il quale Uiltucs Latina, attraverso il suo legale Fabio Leggiero, aveva inoltrato il ricorso, ha ribaltato e revocato il giudizio di non idoneità, così come dichiarato dal Dott. Mauro Serone.

“Ricordiamo – si legge in una nota della Uiltucs – che ci sono stati ben due certificati con giudizio diverso sottoscritti dal medico competente, i quali erano molto discutibili e avevano determinato e messo il lavoratore fuori dai cancelli dello stabilimento, senza stipendio.

“Una vicenda attenzionata che per la Uiltucs Latina – dichiara Gianfranco Cartisano – è un brutto esempio e una cattiva interpretazione della “sorveglianza e protocollo sanitario” obbligatorio per le aziende. Grazie all’intervento della visita collegiale abbiamo ripristinato la dignità al lavoratore, abbiamo come categoria e studio legale sin dall’inizio avuto fiducia nel Dipartimento Prevenzione della ASL di Latina, il quale ha espresso il giudizio revocando le interpretazioni del medico aziendale molto discutibili e piene di lati oscuri“.

“Oggi come Uiltucs Latina chiediamo subito il ripristino del lavoro al nostro iscritto dipendente del Gruppo Gesa, chiediamo immediatamente il pagamento di tutto il salario non percepito dal giorno sospeso sino ad oggi a causa del medico competente. Non ci fermeremo come categoria per fare chiarezza su una vicenda piena di incertezze ed interpretazioni a danno del lavoro, soprattutto sull’operato molto discutibile del Medico competente aziendale. Stiamo valutando ulteriori iniziative, per la nostra Confederazione  la sicurezza sui luoghi di lavoro è un tema importante. Da esempio la nostra campagna #ZEROMORTISULAVORO“. 

“Il controllo e la sorveglianza non possono essere manipolati ed interpretati, in questo caso si è raggiunto l’eccesso: un lavoratore espulso dopo anni di lavoro che è rimasto senza salario a causa di una cattiva gestione delle visite di controllo sanitario sul personale. Grazie alla ASL e alle istituzioni abbiamo risposto a questo lavoratore, e di conseguenza alla sua famiglia in difficoltà”.

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