Question time a Latina, sulla vicenda del direttore generale la delusione di Lbc: “Ennesima brutta pagina dell’amministrazione”
“Dall’assessora Nasti una risposta che non può soddisfare i rilievi dell’interrogazione, perché la procedura di selezione del direttore generale presenta veramente gravi perplessità, che abbiamo sollevato pubblicamente e per le quali abbiamo chiesto la sospensione del procedimento e la correzione della composizione della commissione. Tutto ciò non è stato fatto e addirittura corre voce da ieri sera che il direttore sia anche già stato nominato”.
Così in una nota i consiglieri Dario Bellini e Floriana Coletta presenti oggi ai question time presentati da tutto il gruppo consiliare di Lbc e relativi alla nomina della commissione e alla presenza della segretaria generale e all’opportunità di sospendere la procedura di selezione.
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“Non potevamo fare altro che sollevare pubblicamente il problema e rappresentare tutte le motivazioni che renderebbero la procedura gravemente non corretta – proseguono i consiglieri – Con riferimento alla segretaria generale, non si nomina se stessi in commissione e poi si nominano anche gli altri membri: è talmente evidente che questa cosa non va bene che non possiamo fare altro che esprimere con forza la nostra contrarietà. Appare evidente che è un modo non logico di operare, che rivela un conflitto di interesse, umano prima ancora che giuridico. Non è normale poi che un candidato a direttore generale possa frequentare gli uffici, partecipare a riunioni, dare indicazioni politiche e amministrative, trattenere documenti ufficiali. Se gli si dà questa possibilità gli si offre sostanzialmente un vantaggio. Chiaramente noi non siamo giudici, ma i giudici esistono e giudicheranno nelle sedi opportune. Noi esporremo i fatti a tutte alle autorità di competenza”.
“Eravamo abituati ad agire con trasparenza – concludono i consiglieri del movimento – sugli atti e sulla cura delle procedure. Ora ci sembra che il Comune sia diventato un luogo di segreti: non ci vengono forniti gli atti quando chiediamo un accesso e non possiamo conoscere i nomi dei candidati che hanno partecipato alla selezione del direttore generale perché, ci dicono, possiamo turbare la procedura. La gestione dell’intera vicenda rappresenta l’ennesima brutta pagina di questa nuova amministrazione, che si muove con troppa leggerezza e in modo superficiale. Così facendo si manca di rispetto a tutta la comunità”.