DIMEZZA IL RISARCIMENTO PER I PARENTI DI UNA DONNA MORTA: CONDANNATO AVVOCATO DI FORMIA

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Il tribunale di Cassino

Avvocato di Formia condannato a un anno di reclusione per patrocinio infedele: la decisione del Tribunale di Cassino

Il giudice monocratico Tania Tavolieri ha condannato a un anno di reclusione e al pagamento della provvisionale di 3000 euro un avvocato 68enne di Formia, peraltro candidato nella lista di Fratelli d’Italia alle scorse elezioni amministrative.

La storia si inquadra nella tragica vicenda che coinvolse Anna Capasso: la donna morì nell’estate del 2008 in seguito a un brutto incidente sulla Flacca nel territorio di Gaeta.

La donna, che viveva a Gianola, stava procedendo in direzione Gaeta sullo scooter condotto dal figlio 24enne, quando improvvisamente avvenne uno scontro frontale. Alla guida dell’auto, una Fiat Uno, un uomo, che anni dopo venne condannato per omicidio stradale.

È proprio dopo l’incidente e la drammatica fine di Anna Capasso che si inserisce la storia dell’avvocato condannato dal Tribunale di Cassino. Infatti, furono i famigliari della donna a rivolgersi a lui e ad altri due legali per farsi assistere in sede penale e civile.

Il gruppo assicurativo propose una transazione con tutte e 13 le persone offese per un valore di 990mila euro. Al che l’avvocato formiano ebbe l’idea di far firmare ai suoi clienti una transazione che comportava una rinuncia alla metà dei risarcimento danni stabilito dal Tribunale in sede civile (la causa iniziò a Gaeta). All’atto della firma, infatti, le parti civili credevano che la somma dimezzata sarebbe stata “accettata a titolo di mero acconto sul maggiore dovuto senza pregiudizio alcuno sul prosieguo della causa civile”.

In sostanza il risarcimento stabilito dal Tribunale ammontava a un milione e 800mila euro e i congiunti della vittima ottennero il 50%; al contempo l’avvocato beneficiò completamente degli onorari previsti.

Resisi conto che qualcosa non quadrava, i famigliari presentarono denuncia ai Carabinieri e alla Procura. È il sostituto procuratore di Cassino Chiara D’Orefice ad aver condotto le indagini che hanno portato al processo dell’avvocato e alla sua condanna.

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