“Il 20 dicembre, con la proposta di delibera della Regione Lazio, avevamo lanciato l’allarme e chiesto alla sindaca di intervenire sull’accorpamento degli istituto comprensivo Don Milani all’istituto Vito Fabiano di Borgo Sabotino. Un invito rimasto senza risposta e così l’accorpamento, pochi giorni dopo, è stato ratificato. Solo pochi giorni prima l’amministrazione, con la presenza dell’assessora Tesone e di tutti i componenti della commissione Istruzione, aveva celebrato i 50 anni della Don Milani”.
Il movimento Latina Bene Comune insieme al gruppo consiliare torna sul caso del dimensionamento scolastico voluto dalla Regione e chiede la convocazione urgente della commissione Istruzione con l’obiettivo di discutere il piano approvato, alla presenza dell’assessora e del dirigente del settore.
“Differentemente la Provincia ha portato la questione in Consiglio provinciale per condividere una linea con tutte le forze politiche a tutela del territorio – continua Lbc – Il Comune, con la gestione Celentano, ha preferito non occuparsi proprio della questione. Non ha dato alcun indirizzo, avallando di fatto un ridimensionamento del tutto insensato e tentando di agire solo a posteriori, quando ormai il danno è fatto. Non c’è stata alcuna commissione scuola nella quale sia stato portato questo tema importante. E non è stata convocata la consulta della scuola.
Così oggi vengono accorpate due scuole che contano, ciascuna, oltre 600 alunni, che sono guidate da due ottimi dirigenti, che hanno le loro specificità, in termini di progetti e percorsi, e che sono il punto di riferimento di due importanti e popolosi territori cittadini. La Don Milani è il cuore dei quartieri q4 e q5, che contano circa 30mila abitanti. E’ un plesso che in estate è rimasto aperto grazie a una serie di progetti aperti a tutta la cittadinanza e rischia ora di essere svuotata di alunni e servizi. La sede centrale resterà infatti a Sabotino, più complicata da raggiungere per le famiglie che verosimilmente potrebbero orientarsi verso altre scuole più vicine. La rabbia e la delusione della dirigente, dei docenti e dei genitori è enorme. Nessuno ha ricevuto tra l’altro nessuna comunicazione in merito, né un invito a un incontro”.
“Per questo mancato indirizzo e coinvolgimento, dati anche gli interrogativi sollevati dalla dirigente e corpo docente della don Milani – spiega ancora il movimento – facciamo richiesta di convocare urgentemente la commissione Istruzione sul tema invitando a partecipare sia gli attuali due dirigenti scolastici che un delegato dell’ufficio scolastico regionale perché ancora tant’è sono le questioni che possono e debbono essere chiarite ed affrontate. Ci auguriamo possa essere immediatamente sanato l’errore comparso nel piano di dimensionamento approvato dalla giunta regionale e dall’Ufficio scolastico regionale che chiamano l’istituto comprensivo accorpato “V. Fabiano – Milani”, facendo sparire dalla storia del grande educatore cattolico la definizione di “Don”.
Quasi una cartina di tornasole di quanto poco “abbia a cuore” il Comune di Latina il futuro di questo istituto scolastico. Le scuole sono luoghi importanti dove si contrasta la marginalità e l’isolamento e che rappresentano un punto di riferimento per giovani e famiglie. Quando si prendono decisioni su questo tema andrebbe usata la massima attenzione”.