Preoccupata la coordinatrice provinciale Giovannini. “Nessuna comunicazione ufficiale dalla Regione. Temiamo sorprese dell’ultimo minuto, come già accaduto lo scorso anno”
“Quest’anno potremmo conoscere le decisioni definitive della giunta regionale sul piano di dimensionamento scolastico per il Lazio 2026-2027 solo dopo le festività”. A esprimere preoccupazione è la coordinatrice provinciale della Gilda Insegnanti di Latina, Patrizia Giovannini, alla vigilia della scadenza del 31 dicembre fissata dalla normativa per l’approvazione del piano.
Una situazione del tutto anomala rispetto agli anni precedenti, quando la delibera regionale veniva adottata entro e non oltre il termine previsto. “Ad oggi – sottolinea Giovannini – non trapela alcuna notizia sui lavori della giunta regionale. Non risultano aggiornamenti né alla Provincia di Latina, né agli Uffici scolastici provinciale e regionale. Non possiamo escludere che il via libera al piano arrivi all’ultimo minuto, ma auspichiamo il rispetto delle scadenze di legge e che entro la giornata di domani vi siano comunicazioni ufficiali”.
L’attenzione resta alta soprattutto rispetto agli effetti che eventuali decisioni tardive potrebbero avere sui territori. “Ci auguriamo – prosegue la coordinatrice della Gilda – che questo modo di procedere non incida su quanto discusso e condiviso nella Conferenza permanente per l’Istruzione dell’11 dicembre scorso e che, in particolare, non vi siano brutte sorprese per la provincia di Latina, che per il prossimo anno non dovrebbe essere interessata da riduzioni o accorpamenti di istituti scolastici”.
Il ricorso al condizionale, però, resta d’obbligo. “Lo scorso anno – ricorda Giovannini – siamo venuti a conoscenza della fusione tra gli istituti comprensivi Don Milani e Vito Fabiano e dell’accorpamento a Terracina tra il Filosi e il Bianchini proprio a ridosso della riunione di fine anno della giunta regionale, che non ha tenuto conto del piano discusso al tavolo della Conferenza permanente”.
Proprio in sede di Conferenza la Gilda Insegnanti ha avanzato una richiesta precisa: “Abbiamo chiesto con chiarezza l’istituzione di un tavolo tecnico straordinario per valutare gli effetti dell’ingiusto dimensionamento operato lo scorso anno, in particolare per le aggregazioni che hanno interessato Latina e Terracina. Una proposta sostenuta anche dalla Provincia, alla luce dei numerosi disagi vissuti dal personale scolastico e dalle famiglie degli istituti accorpati”.
Una richiesta che non ha ancora trovato risposta. “Su questo punto – afferma Giovannini – tutto tace. Non abbiamo ricevuto alcun riscontro dalla Regione sulla reale fattibilità di costituire il tavolo tecnico. Riteniamo invece fondamentale – conclude la sindacalista – che dopo ogni processo di razionalizzazione vi sia un momento strutturato di verifica sugli esiti del dimensionamento, utile non solo a monitorare l’andamento degli istituti coinvolti ma anche a valutare, se necessario, la possibilità di rivedere scelte che si sono rivelate affrettate. È il caso della fusione tra Don Milani e Vito Fabiano: una verifica seria e condivisa dovrebbe consentire di ragionare anche sul ripristino delle condizioni originarie e sulla restituzione dell’autonomia scolastica ai due istituti”.
