DELITTO GALLINARO: LASCIA IL CARCERE MONTAQUILA

Il tribunale di Cassino

Delitto Gallinaro: il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Cassino autorizza Montaquila a lasciare il carcere

Alla fine dell’udienza preliminare che si è svolta ieri mercoledì 12 gennaio che il Gup Alessandra Casinelli ha stabilito, sulla scorta della perizia psichiatrica del consulente Rufo, che l’uomo, accusato dell’omicidio del 77enne Alessandro Gallinaro, Benedetto Montaquila non è idoneo al carcere di Rebibbia dove si trovava recluso e deve poter essere detenuto presso una Rems. Il 47enne di Gaeta ritenuto incapace di intendere e di volere, per ora, sarà dislocato presso il reparto psichiatrico di un istituto di Formia.

Ad ogni modo, già a maggio scorso, il precedente perito psichiatrico nominato dal Tribunale di Cassino aveva spiegato che il quadro clinico di Montaquila (già pregiudicato), era complesso e grave e si profilava così l’altrettanto probabile ricovero in una Rems, ossia una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, luoghi preposti per gli autori di reato affetti da disturbi mentali.

Montaquila, difeso dall’avvocato Piergiorgio Di Giuseppe, è giudicato col rito abbreviato e nella prossima udienza, fissata per il 24 gennaio, è prevista la sentenza.

Come noto, il 47enne, il 14 marzo 2021, aveva riferito ai poliziotti, intervenuti per una segnalazione nei pressi della Chiesa di Santo Stefano a Gaeta, di aver allontanato e strattonato una persona anziana che si era denudata davanti ad alcune adolescenti.

Il giorno successivo, però, i famigliari di un anziano si erano recati presso gli uffici del Commissariato di Gaeta per denunciare che il giorno precedente l’uomo era stato brutalmente percosso in strada. La moglie dell’uomo specificò che al termine della funzione religiosa della domenica non aveva trovato il marito, rimasto ad attenderla nel piazzale.

La donna, tornata presso il proprio domicilio, aveva trovato l’anziano coniuge in un lago di sangue, con l’orbita oculare visibilmente tumefatta. Il malcapitato aveva poi riferito che poco prima, in strada, era stato colpito senza alcun motivo con un pugno al volto da uno sconosciutoA causa del colpo ricevuto, l’uomo, ossia Alessandro Gallinaro, era caduto violentemente a terra. Il 16 marzo, presso il Santa Maria Goretti di Latina, il 77enne è morto.

Per questi fatti, Montaquila risponde di omicidio e calunnia. A rappresentare le parti offese costituitesi come parti civili – la moglie e i due figli di Gallinaro – l’avvocato Vincenzo Macari.

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