L’ennesimo caso di degrado nella baraccopoli che si trova in Via dei Volsci dove da tempo un gruppo di immigrati vive tra la boscaglia
È stato trovato morto nella boscaglia della baraccopoli di Via dei Volsci l’uomo di 47 anni che oggi, 25 settembre, giaceva esanime dentro una stamberga ricavata tra le tante che ci sono in questo pezzo di città a non molta distanza dal centro del capoluogo.
Il 47enne, di nazionalità rumena, era già morto quando sono stati chiamati dai suoi connazionali, tutti senzatetto, i soccorritori del 118. È stato un malore, unito alle condizioni di degrado del luogo, a causare la morte dell’uomo la cui salma è stata posto sotto sequestro dall’autorità giudiziaria, in seguito all’intervento dei Carabinieri della Sezione Radiomobile di Latina.
La salma sarà probabilmente sottoposta a esame autoptico per capire l’esame autoptico per stabilire l’esatta causa del decesso.
Nello stesso luogo, durante il corso degli anni, si sono verificati incendi e altri drammi. Era l’Epifania del 2019 quando un settantenne senzatetto morì in seguito a un incendio che era divampato tra la vegetazione. E già ad agosto del 2017 si era verificato un altro incendio che ha distrutto la baraccopoli abusiva di via dei Volsci. Anche in quell’occasione un uomo era deceduto.
Ad aprile 2021, l’insediamento abusivo sembravo fosse stato abbattuto come annunciato dal Comune di Latina. È stato sufficiente poco tempo affinché la baraccopoli abusiva riprendesse piede, abitato da immigrati per lo più rumeni. Un insediamento che si trova molto vicino a un quartiere residenziale che vede convivere senza soluzione di continuità abitanti del luogo e senzatetto in condizioni di sporcizia, degrado e pericolo. E non si tratta dell’unico insediamento abusivo in città dove senzatetto vivono tra la vegetazione (ad esempio tra Via Isonzo e Borgo Isonzo), con tutte le criticità del caso.
Il 47enne deceduto ieri è morto da solo, senza che il 118, arrivato con ambulanza e automedica, potesse fare nulla per salvarlo.