DEBITO VERSO LA CURATELA GEA SPA, “SERMONETA CAMBIA” CHIEDE SPIEGAZIONI

“Nessun chiarimento sui 269mila euro da versare alla curatela di GEA Spa”, “Sermoneta Cambia” pretende spiegazioni: “Si era partiti da una somma di 45mila euro, moltiplicatasi in 19 anni di battaglie legali: la maggioranza non può riconoscere il debito e limitarsi a definirlo un atto dovuto”

Un debito di 269mila euro riconosciuto dalla maggioranza del Consiglio Comunale di Sermoneta, ma senza alcuna spiegazione fornita all’opposizione e all’intera cittadinanza. E’ l’argomento emerso nell’ultima seduta che ha indotto il Movimento “Sermoneta Cambia” a richiamare l’attenzione su una vicenda piena di misteri e passaggi controversi, liquidata dal vicesindaco come un semplice “atto tecnico dovuto”.  Tutto ruota attorno ad un decreto ingiuntivo del lontano 2005, con il quale la Gea S.p.a., società nella quale il Comune detiene una partecipazione, ottiene il pagamento di una somma di 46mila euro.

“Da allora e per 19 anni- spiegano gli esponenti del Movimento – l’ente spende soldi in avvocati, perde tutte le cause e non cerca mai un accordo, fino ad arrivare a nominare un nuovo legale per recuperare l’importo, non riuscito però ad evitare il blocco del conto corrente dell’Ente. Quest’anno, in particolare, arriva il pignoramento, che obbliga a versare l’intera somma comprensiva di spese e interessi, per un ammontare complessivo di  268 982 euro.  Nessuna traccia di recuperi, dunque, e anche una somma di quasi 20mila euro già liquidata dall’Ente per spese legali. In tutto questo non si registra alcun tentativo di accordo con Gea e successivamente con il curatore, vedendo respinto un ricorso secondo il quale il debito doveva essere prescritto ma ritenuto dal Giudice manifestamente infondato” .

Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale gli esponenti di “Sermoneta Cambia” non hanno ricevuto risposte alle loro richieste di chiarimento, prendendo atto del silenzio del sindaco e del capogruppo di maggioranza e constatando una totale assenza di trasparenza da parte dell’Amministrazione:

“Al momento del voto mancavano parcelle dettagliate, relazioni tecniche e qualsiasi prova di tentativi di recupero. Eppure i cittadini devono sapere per quale motivo si sia arrivati ad una somma del genere partendo da un debito di 45mila euro! Per questo chiediamo documenti ufficiali su incarichi, fatture e corrispondenza con gli avvocati. Il Sindaco e la maggioranza spieghino ai cittadini per quale motivo non hanno fermato l’escalation dei costi ed il vicesindaco motivi la definizione del cosiddetto atto dovuto, pur conoscendo lui tutti i passaggi di questa vicenda!  Durante la seduta abbiamo presentato una mozione chiedendo di sospendere per qualche giorno il pagamento ma la maggioranza l’ha bocciata andando avanti per la sua strada. Se ci sono stati errori di gestione, chi ha sbagliato dovrà assumersi le sue responsabilità ed eventualmente sottoporsi alla valutazione della Corte dei Conti. Sermoneta ha diritto a delle risposte, perché per una comunità di 11mila persone pagherà questi 269mila euro a molti servizi e versando più tasse. Se la maggioranza proseguirà con il suo silenzio porteremo tale vicenda in tutte le sedi competenti e convocheremo delle assemblee pubbliche per informare la popolazione!”.

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