DEBITI FUORI BILANCIO A LATINA: “LA MAGGIORANZA ASSENTE, È CRISI?”

Una transazione da 200mila euro per un debito fuori bilancio del 2007, in Commissione Bilancio la maggioranza non si presenta. L’opposizione: “Sciatteria o crepe nella compagine di centrodestra?”

“La commissione Bilancio convocata per questa mattina è andata deserta: nonostante due debiti fuori bilancio all’ordine del giorno, uno dei quali molto urgente, quattro commissari della maggioranza non si sono presentati non permettendo di raggiungere il numero legale”.

Ne danno notizia i gruppi consiliari di opposizione sottolineando che quanto successo apre a un duplice scenario. “Delle due l’una: o siamo di fronte all’ennesimo episodio di imperdonabile sciatteria o alla prova conclamata delle divisioni interne alla maggioranza”.

Il pressappochismo denunciato ancora una volta dai consiglieri di Lbc, M5S, Pd e Per Latina 2032 sta nella modalità di convocazione della seduta: «Il presidente Faticoni convoca d’urgenza venerdì pomeriggio, senza rispettare i 3 giorni prima della seduta previsti dal regolamento e senza avvisare la maggioranza chiamata a garantire il numero legale. Un modo di procedere inaccettabile considerato che uno dei due punti all’odg riguarda un debito fuori bilancio figlio della ben nota e “allegra” gestione finanziaria del passato».

Si trattava di autorizzare una transazione da 200mila euro tra il Comune e la società M.A.R.R. di Manciocchi Arnaldo: “La ditta – spiegano i consiglieri di opposizione – rivendica spese per servizi cimiteriali resi tra il 2007 e il 2015 e affidati dai dirigenti comunali di quegli anni senza uno straccio di contratto né impegno di spesa. La relativa delibera è passata questa mattina per la seconda volta in commissione, ma non è stato possibile votarla per l’assenza della maggioranza. Non sono bastate le raccomandazioni degli uffici, che già nella scorsa seduta avevano sollecitato una rapida approvazione dell’atto senza la quale l’Ente potrebbe ritrovarsi a dover pagare oltre un milione di euro in luogo dei 200mila di oggi”.

Secondo l’opposizione, lo scenario politico tratteggiato dalla seduta andata deserta è lampante e nel contempo preoccupante: “Sintomo di una fragilità palesata proprio ieri sulla stampa dallo stesso capogruppo di Forza Italia, Mauro Anzalone. Quella che sembrava una compagine granitica, ad appena un anno dalle elezioni inizia a scricchiolare”.

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