Si intitola “Piano di riequilibrio” il lungo post con cui il sindaco di Ponza, Francesco Ambrosino, spiega la delicata situazione finanziaria dell’ente
“Cari concittadini – scrive Ambrosino in un post apparso sulla sua pagina Facebook lo scorso 29 giugno – Ponza da oggi naviga in direzione di una meta. Una meta difficile da raggiungere con una navigazione turbolenta ma comunque visibile e certa. Non possiamo dire lo stesso per quello che accadeva prima: si navigava a vista senza alcuna certezza sulla direzione e sulla velocità.
Il senso di ciò che abbiamo fatto oggi è proprio questo: abbiamo portato alla luce, dopo mesi di lavoro e di ricerche, ciò che si sospettava da tempo ma che nessuno di noi conosceva nei fatti. Il Comune di Ponza è in forte squilibrio finanziario, condizione che prevede necessariamente un adeguato piano di riequilibrio finanziario pluriennale /piano di rientro.
Perché abbiamo dovuto attivare questa procedura? Eravamo obbligati? La risposta è semplicemente: “Si”. Infatti le criticità finanziarie del Comune sono state ampiamente e doviziosamente evidenziate dalla sezione Controllo della Corte dei Conti Lazio.
I nostri bilanci sono stati controllati e verificati e le nostre criticità ampiamente documentate. Evito di citare i dettagli di queste interlocuzioni si tratta di atti pubblicati sul sito della Corte dei Conti controllo Lazio e e chi volesse, anche per mera curiosità, studiarle o semplicemente leggerle può agevolmente farlo.
Cosa comporta questo Piano? Il piano ci detta la linea da seguire e quanto dobbiamo accantonare e quanto possiamo spendere nei prossimi 15 anni. Non siamo felici di aver dovuto attivare questa procedura; ritengo che nessun amministratore desideri autonomamente farlo ma la nostra serenità è data dal fatto che non c’era altra soluzione possibile. Questa consapevolezza è la nostra forza.
Come possiamo sopportare un impegno tanto gravoso? Come fanno le famiglie che hanno contratto dei mutui, bisogna fare una scaletta delle priorità e spendere in modo oculato e magari ingegnarsi per avere ulteriori e nuove entrate. Questa è la chiave di lettura di tutto questo progetto: realizzare nuove entrate.
Sarà difficile? Sarà complicato? Sicuramente, ma nel nostro bagaglio di amministratori ci sono già, in tempi non sospetti e senza alcuna motivazione scatenante, esempi che hanno portato a frutto nuove entrate per il Comune di Ponza. Non possiamo dimenticare che a Ponza fino a qualche anno fa le autorizzazioni per il noleggio di lettini e ombrelloni non portavano introiti al Comune; Anche le nostre Cisterne Romane, oggi vanto e orgoglio, erano inaccessibile e non portavano alcuna utilità.
Potrei aggiungere anche altri esempi. Ecco, questo è l’approccio da usare per cercare nuove entrate possibili. Nel piano che prevede uno squilibrio di quasi 14 milioni di euro, abbiamo previsto diverse nuove entrate e un adeguato contenimento delle spese.
Le nuove entrate, che sono la parte interessante e che vanno a garantire la sostenibilità del progetto senza gravare particolarmente sui servizi da rendere all’utenza, sono principalmente le seguenti:
– Proventi da abbonamenti strisce blu;
– Incremento tassa di sbarco;
– Raccolta rifiuti barca a barca;
– Proventi derivanti dall’utilizzo di aree demaniali (campi boe, servizi alla nautica da diporto);
– Puntuale accertamento tributi;
– Alienazioni di beni comunali;
Forse questa volta, con questa nuova consapevolezza, riusciremo a considerare il Comune come parte della nostra famiglia. Il Piano nei prossimi giorni sarà pubblicato sul sito internet dell’Ente, chiunque quindi, potrà visionare e reperire con estrema facilità notizie ed informazioni utili e magari potrà anche farsi un’idea sulla genesi e le responsabilità di questo grave squilibrio.
Ringrazio tutti i consiglieri che hanno, senza poche difficoltà e pressioni, accettato la sfida e creduto nella validità del Piano. Ringrazio anche i Consiglieri di opposizione che nonostante i distinguo dettati dal ruolo, hanno compreso e anche condiviso, con senso di responsabilità, che la tematica non era politica, e non andava alzato un inutile polverone.
Viceversa ringrazio meno chi ha voluto marcare la differenza, senza realmente aver compreso le motivazioni o chi ha voluto cercare di speculare sul tema. Ritengo che questo atteggiamento, non abbia affatto appassionato l’opinione pubblica, e ancora non si è particolarmente compreso che questo Piano di fatto azzera il passato e stabilizza un pregresso che se diversamente attenzionato, evidenzierebbe molte più responsabilità riconducibili agli ex amministratori (del recente passato) rispetto a chi ha avuto oggi l’onere di attivare una simile gravosa operazione, per condurre la barca verso la meta del risanamento finanziario”.