DASPO TROPPO RESTRITTIVO PER UN ULTRÀ RECIDIVO DEL TERRACINA: CASSAZIONE ACCOGLIE RICORSO

Il Questore di Latina gli vieta di andare alle partite di calcio del Terracina, l’ultrà fa ricorso e viene accolto dalla Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dal 27enne di Terracina, S.P., raggiunto da un provvedimento di Daspo emesso dal Questore di Latina con cui gli era stato vietato di accedere per cinque anni agli impianti siti sul territorio nazionale dove si disputano incontri di calcio.

Il Daspo stabiliva per il 27enne l’obbligo di presentarsi per cinque anni presso la polizia giudiziaria in occasione delle partite disputate dalla squadra di calcio del Terracina. Lo scorso dicembre, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina ha convalidando il provvedimento, tramite apposita ordinanza contro la quale il 27enne, assistito dall’avvocato Salvatore Pinto, ha fatto ricorso in Cassazione.

Secondo la difesa, vi sarebbe stato un vizio di motivazione dell’ordinanza impugnata in ragione di una omessa considerazione delle argomentazioni difensive contenute nella memoria depositata in cui si prospettava una diversa lettura dell’accaduto. La difesa contestava l’eccessività della misura adottata “alla luce dell’inesistenza delle ragioni di necessità ed urgenza, attesa anche la sussistenza di un altro daspo già emesso in danno del ricorrente che impediva al prevenuto l’acquisto di biglietti e l’accesso allo stadio, e si prospettava la sufficienza dell’imposizione della misura minima della presentazione per una volta nel corso delle partite che il Terracina avrebbe disputato fuori regione”.

Oltre a ciò, “la convalida da parte del Gip sarebbe avvenuta prima del termine di 24 ore previsto per l’esercizio dei diritti difensivi”. Un punto, quello della temporalità, che ha trovato accoglimento dagli ermellini.

La Cassazione ha stabilito, accogliendo il ricorso, che “deve ribadirsi l’indirizzo ormai consolidato secondo cui il termine entro cui il destinatario del provvedimento del Questore ha diritto di esaminare gli atti e di presentare memorie e deduzioni al giudice della convalida, è di quarantotto ore decorrenti dalla sua notifica all’interessato”. Per tale ragione, la Suprema Corte “annulla senza rinvio la ordinanza impugnata e dichiara l’inefficacia del provvedimento del Questore di Latina del 4/12/2024, limitatamente all’obbligo di presentazione”.

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