DAL CENTRO DEMOLIZIONI AL NEGOZIO: MURCIANO INDAGATO ANCORA PER RICETTAZIONE

Non finiscono i guai per il commerciante influencer Luigi Murciano: una nuova inchiesta di ricettazione dei Carabinieri Forestali

Non bastava la prima inchiesta per ricettazione che gli ha contestato l’immissione sul mercato di un lotto di Dash venduto nel conosciutissimo capannone di Vai Albanese, frequentato da migliaia di utenti ogni settimana. I Carabinieri del Nipaaf di Latina, infatti, hanno continuato ad approfondire gli affati di Luigi Muraciano, 45enne di Latina, con un passato difficile e anche con un processo pendente in corso insieme a personaggi di peso nella malavita pontina, Gianluca Ciprian e Ermanno D’Arienzo detto “Topolino”.

La nuova indagine dei Carabinieri Forestali di Latina per cui è arrivato l’avviso di conclusione indagine coinvolge Murciano, come amministratore unico della “Giomar srl” con sede in via Albanese 56, e Lorenzo Feudo, 57enne, amministratore del Centro Rottamazione e Demolizione Pontina srl, ubicato a Pontinia.

Secondo gli inquirenti, in una inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Giuseppe Bontempo, Murciano “al fine di trarre profitto acquistava e comunque riceveva rifiuti speciali non pericolosi consistenti in elettrodomestici”. Per Feudo, invece, l’accusa è di aver effettuato “un’attività di commercializzazione dei rifiuti speciali non pericolosi in mancanza della prevista autorizzazione”.I fatti contestati risalgono al luglio 2024 quando una società pometina si reca al centro di rottamazione di Feudo, a Pontinia, per effettuare due conferimenti. In due distinte occasioni, a fine luglio, nel breve volgere di quattro giorni (26 luglio e 30 luglio) vengono scaricati 32 pallet. In un caso 3980 chili di elettrodomestici, nell’altro circa 2800 chili.

Si tratta, per la legge, di rifiuti afferenti al codice che rimanda alla dicitura di “apparecchiature fuori uso”. I bancali di elettrodomestici fuori uso, però, vengono ceduti dal centro rottamazione di Pontinia alla Giomar srl di Murciano ad inizio agosto 2024.

L’influencer commerciante non solo ha pubblicizzato come suo solito, con dirette social molto seguite, i suddetti elettrodomestici che avrebbedo dovuto essere smaltiti o comunque destinati allo smontaggio così da recuperare il materiale utile. Murciano, naturalmente, li ha anche venduti nel sito di Via Albanese in poco tempi, in ragione del prezzo basso ma remunerativo per Murciano.

Negli scorsi mesi, nell’inchiesta gemella, la Procura di Latina aveva chiuso l’indagine per ricettazione nei confronti del commerciante pontino, famoso per i prezzi stracciati che mostra sui suoi profili social. Al centro dell’indagine un lotto di detersivi “Dash” che sarebbe stato acquisito da Murciano e messo in vendita nel suo negozio, assalito da tanti acquirenti soprattutto le domeniche. Secondo l’accusa, quella merce non poteva trovarsi sugli scaffali.

Il lotto in questione era stato classificato dalla casa produttrice come non idoneo alla vendita. Nel novembre 2023, era stato affidato alla Ecosystem di Pomezia con l’incarico di smaltirlo secondo le normative sui rifiuti speciali pericolosi. Invece di distruggerlo, l’azienda avrebbe ceduto la merce a Murciano. Ecco perché anche il titolare della Ecosystem di Pomezia, Massimo Ortoloni, è indiziato di avere gestito illecitamente i rifiuti.

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