Già agli arresti domiciliari, era stato arrestato per maltrattamenti in famiglia a novembre: oggi si è concluso il rito abbreviato
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Barbara Cortegiano, ha condannato, col rito abbreviato, per maltrattamenti in famiglia, il 40enne di Sermoneta, F.P. (le sue iniziali), difeso dall’avvocato Atena Agresti. La pena è di 3 anni e 3 mesi di reclusione, tre mesi più alta della richiesta del pubblico ministero Simona Gentile. Il Gup Cortegiano ha disposto anche il risarcimento (negando la provvisionale) per la ex compagna che si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Cinzia Oppedisano.
A novembre scorso, i Carabinieri di Sermoneta, nell’ambito di un’aderente strategia di monitoraggio e ascolto attivo per l’emersione ed il contrasto sui reati di violenza di genere e dei maltrattamenti contro familiari e conviventi, avevano eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti del 40enne, che risultava indagato per maltrattamenti contro i familiari o conviventi.
L’uomo, già sottoposto agli arresti domiciliari, si vide raggiungere da un ulteriore provvedimento emesso dal G.I.P. del Tribunale di Latina, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a cui i militari avevano rivolto la valutazione di una richiesta di emissione di una misura cautelare personale maggiormente adeguata.
I Carabinieri, nel corso del tempo, avevano documentato le ulteriori condotte tenute del quarantenne. Infatti, dopo l’esecuzione di una prima misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla parte offesa eseguito il 4 gennaio 2024, la vittima, dopo aver superato l’iniziale riluttanza a denunciare quanto subito, aveva ritenuto di rappresentare gli ulteriori episodi avvenuti ad opera dell’indagato, nonostante il divieto di avvicinamento cui era sottoposto.
Per tale motivo, a giugno 2024, l’uomo era stato sottoposto agli arresti domiciliari, ma anche in questo caso, nonostante la misura maggiormente afflittiva, l’uomo aveva continuato a molestare la ex compagna, minacciandola con ogni mezzo possibile, tanto da indurre l’Autorità Giudiziaria a disporre, nei suoi confronti, la misura della custodia cautelare in carcere.
Oggi, 6 maggio, è arrivato la condanna col rito abbreviato.