DA CISTERNA IL PROGETTO DEL SUPERCOMPUTER

L’Italia entra da protagonista nella corsa alla tecnologia più strategica del XXI secolo. È stato depositato il brevetto di una nuova architettura per il calcolo quantistico, destinata a superare i limiti dei computer tradizionali e a ridefinire completamente le capacità delle macchine intelligenti. Il sistema brevettato, ideato da Gaetano Natoli, visionario della computazione avanzata, sfrutta una tecnologia basata su interazione luce-materia in cavità fotoniche integrate.

“Stiamo parlando di una tecnologia – spiega Natoli – che può essere adottata tanto per l’intelligenza artificiale personale quanto per la simulazione quantistica molecolare o la sicurezza nazionale. È una svolta radicale nella direzione dell’accessibilità e della sovranità tecnologica.”

Il progetto si chiama QuantumEdge Technologies. È già stato ingegnerizzato nei dettagli e comprende due sistemi che avanzano in parallelo: un computer quantistico compatto, adatto all’uso in ambito educativo, scientifico e industriale, e QuantumTitan, un supercomputer fotonico progettato per raggiungere una potenza effettiva centinaia di volte superiore ai migliori sistemi attualmente operativi. Le piattaforme quantistiche oggi disponibili, anche presso i più grandi colossi mondiali, gestiscono qualche centinaio di unità instabili. QuantumTitan introduce un’architettura modulare e fotonica capace di integrare oltre 4000 unità operative stabili, offrendo una scalabilità mai vista prima, tempi di risposta estremamente ridotti e un’efficienza senza precedenti. È una svolta concreta per la simulazione molecolare, la modellazione climatica, la ricerca biotecnologica e l’intelligenza artificiale avanzata. Il sistema compatto, QuantumEdge Core, permette di portare questa potenza su scala ridotta in scuole, laboratori e startup. Un dispositivo da banco, controllabile da interfaccia, capace di affrontare problemi che oggi nemmeno i supercomputer classici riescono a elaborare. Un robot connesso a un’unità quantistica simile apprende, adatta le proprie decisioni e interagisce con il mondo in modo davvero intelligente. In ambito scolastico, un computer quantistico di questo tipo consente agli studenti di simulare sistemi complessi, comprendere la fisica profonda della materia e sviluppare applicazioni di intelligenza artificiale su scala reale. La tecnologia è già tutelata da brevetto. La progettazione tecnica è completa. Il collettivo che guida l’invenzione ha definito tutti i moduli principali: struttura ottica, sistema di memoria, controllo, lettura, alimentazione e software. QuantumEdge Technologies è ora in fase di attivazione, pronto a iniziare la realizzazione dei prototipi. L’Italia dispone di tutte le competenze scientifiche per guidare questa trasformazione. 

“La computazione quantistica – conclude Gaetano Natoli, autore del brevetto e coordinatore tecnico del progetto – ha bisogno di visione e coraggio. QuantumEdge è una risposta concreta, costruita su basi solide. Siamo pronti a realizzarla qui, partendo da Cisterna”.

Il team è oggi in fase di pre-incubazione e cerca alleanze strategiche per dare vita alla prima startup italiana nel settore del quantum computing a polaritoni.

COLLABORAZIONE CON LA SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GUIDATA DAL PROF. FRATTALE MASCIOLI

La nuova architettura di calcolo quantistico basata su polaritoni sarà realizzata in collaborazione con un team della Sapienza Università di Roma guidato dal Prof. Frattale Mascioli. Dopo l’annuncio ufficiale del brevetto e l’ampio interesse suscitato dal progetto, prende ora il via la fase operativa di QuantumEdge, l’innovativo sistema computazionale quantistico modulare basato su polaritoni in cavità fotoniche integrate. A guidare lo sviluppo del prototipo sarà il Prof. Fabio Massimo Frattale Mascioli, ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Elettronica e Telecomunicazioni della Sapienza Università di Roma, in simbiosi con l’inventore, Gaetano Natoli, fondatore della costituenda startup “QuantumEdge Technologies”.

Un progetto italiano ad altissimo impatto

Il sistema, già brevettato, rappresenta un salto concettuale rispetto ai classici calcolatori quantistici basati su ioni o circuiti superconduttori. Utilizza polaritoni – quasi-particelle ibride di luce e materia – per realizzare un’architettura fotonica, modulare e scalabile, capace di superare le limitazioni di stabilità, consumo e ingombro dei sistemi attualmente in uso.

Un prototipo nei laboratori di Cisterna di Latina

I primi test e la costruzione dei moduli base verranno effettuati in laboratori specializzati sul territorio di Cisterna di Latina, che diventerà così uno dei primi poli italiani dedicati alla computazione quantistica fotonica. Il cronoprogramma prevede una prima fase di validazione e integrazione della componente ottica, seguita dallo sviluppo della memoria quantistica e della logica modulare. I tempi di sviluppo stimati per una prima versione funzionante del prototipo sono di circa 12-18 mesi, ma saranno progressivamente aggiornati in base all’evoluzione delle attività sperimentali.

“Ci muoviamo su una frontiera tecnologica ancora inesplorata, ma con strumenti solidi e una visione chiara,” afferma il Prof. Frattale Mascioli. “Questa collaborazione tra ricerca scientifica universitaria e impresa è un’opportunità unica per fare dell’Italia un punto di riferimento nell’hardware quantistico.”

Tre sistemi, una visione

Il progetto prevede lo sviluppo parallelo di tre piattaforme:

QuantumEdge Core – una versione compatta e da banco, pensata per scuole, laboratori e startup;

QuantumNova – una versione professionale per aziende e centri di ricerca;

QuantumTitan – un supercomputer quantistico fotonico di nuova generazione, in grado di ospitare oltre 4000 unità logiche operative e stabili.

Il potenziale applicativo, praticamente sconfinato, spazia dall’IA evoluta alla robotica autonoma, dalla simulazione molecolare alla medicina computazionale, fino alla modellazione climatica e all’esplorazione spaziale.

Tecnologia italiana, potenziale globale

QuantumEdge si candida a essere il primo sistema di computazione quantistica fotonica completamente progettato e sviluppato in Italia, con un forte radicamento territoriale e la stretta collaborazione tra ricerca universitaria e impresa.
Con la creazione di un polo sperimentale sul territorio di Cisterna di Latina, QuantumEdge intende favorire anche lo sviluppo locale, generando occupazione qualificata, ricadute tecnologiche e nuove opportunità per il sistema produttivo e formativo.

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