DA CASA SPACCIAVA COCAINA E CRACK: CONDANNATO A 5 ANNI DI CARCERE IL PUSHER MUTILATO ALL’ORECCHIO

Concluso il rito abbreviato per il 32enne di Latina, Luca De Bellis: il giovane è stato condannato per spaccio di sostanze stupefacenti

Aggredito il primo aprile dentro casa dal pluripregiudicato Gianfranco Mastracci e da un suo sodale Alex Tornese, Luca De Bellis, al momento in carcere a Rebibbia per l’aggravamento della misura, è stato condannato alla pena di 5 anni di reclusione.

A emettere la sentenza è stato il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina che lo ha giudicato col rito abbreviato. De Bellis, difeso dall’avvocato Alessia Righi, dovrà pagare anche 20mila euro di multa. Il pubblico ministero Giuseppe Miliano aveva chiesto la stessa pena a 5 anni e una multa superiore: 25mila euro.

Al momento dell’aggressione avvenuta due mesi, nel corso della quale De Bellis ha perso metà orecchio preso a morsi da Mastracci, il 32enne si trovava ai domiciliari in Via San Carlo da Sezze, a Latina, proprio per il reato di cui ha dovuto rispondere oggi, 30 maggio.

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La Polizia di Stato, infatti, a ottobre scorso, lo aveva tratto in arresto per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

All’arrivo degli investigatori della Squadra Mobile, il 32enne, soggetto già noto alle forze dell’ordine in quanto gravato da precedenti specifici, aveva tentato di disfarsi di 13 dosi di cocaina, gettandoli dalla finestra ma senza sapere che, proprio sotto al balcone, erano già appostati gli operatori della Polizia che, oltre a registrare il movimento, avevano provveduto a recuperare lo stupefacente.

De Bellis non era riuscito a liberarsi di tutto lo stupefacente che deteneva in casa. Nell’abitazione, infatti, gli uomini della Questura avevano recuperato ulteriori 20 dosi di cocaina, quasi mezzo etto di hashish e 1.100 euro contanti.

Parte dello stupefacente era custodito all’interno di una cassaforte che era stata trasportata in Questura e qui forzata per accedere all’interno e recuperare la droga; oltreché a stupefacente e denaro, era stato recuperato vario materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi: un coltello con lama richiudibile della lunghezza totale di circa 32 centimetri intrisa di sostanza tipo hashish; una bustina di carta con all’interno sostanza polverosa bianca del peso di 20,983 grammi (sostanza da taglio); due rotoli di buste cellophane integre; un rotolo di carta argentata; un bilancino di precisione funzionante; due buste in cellophane con ritagli circolari all’interno; una busta in cellophane uguale a quelle dei due rotoli con ritagli circolari; una busta in cellophane nero circolare di grandi dimensione con all’interno evidente segno di polvere bianca; una forbice.

Erano stati rinvenuti anche, degli appunti dal tenore apparentemente inequivocabile e, in particolare, un foglio di carta riportante cifre, quantità e denaro, nonché la dicitura “cruda” e “cotta” palesemente riferibile al “crack”.

L’arrestato era stato stato ristretto presso la locale casa circondariale di Latina a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. Dopodiché gli erano stati concessi i domiciliari e, successivamente, proprio nell’episodio dell’aggressione, l’autorità si è accorta che dentro la casa c’era anche la fidanzata che non avrebbe potuto essere in casa. Per tale ragione, è scattata la misura dell’aggravamento e il trasferimento nel carcere di Rebibbia dove, peraltro, si è costituito il suo feroce aggressore, Gianfranco Mastracci.

L’avvocato difensore di De Bellis ha chiesto una misura più lieve rispetto al carcere sulla quale il giudice si è riservato di deciderre. De Bellis non è nuovo agli ambienti dello spaccio: nel 2020, fu tratto in arresto dagli agenti della Squadra Volante che gli sequestrarono un chilo e mezzo di cocaina.

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