Roccagorga, continua la protesta della donna, moglie di un dipendente della “Vola”, che aveva aggredito verbalmente la Sindaca Carla Amici
È ormai alla disperazione più totale la famiglia che non riesce più a pagare il mutuo e ha la casa pignorata. Si tratta del nucleo della donna che, a fine febbraio, aveva aggredito verbalmente la Sindaca di Roccagorga, Carla Amici, individuata come la responsabile della situazione disastrosa in cui versa l’azienda speciale “Vola”. Come noto, infatti, i dipendenti sono senza stipendio da tre mesi.
Comme annunciato, oggi, 6 marzo, la donna, Claudia E. (in foto), si è incatenata all’ingresso del Comune. Con lei diversi consiglieri comunali di minoranza. I due esponenti di minoranza, Gino Bonanni e Giulio Ciotti, hanno sollecitato la presenza della Sindaca e della maggioranza che, al momento, sono assenti.

La donna ha iniziato, da ieri, a inviare sui social i suoi messaggi tra cui uno molto esemplificativo: “Rivoglio la dignità di mio marito, un tetto sicuro, una stabilità economica. Basta bugie, non si vive di parole. È una situazione insopportabile”.
I lavoratori dell’azienda “Vola” sono da tre mesi senza stipendio e tra loro c’è chi è mono reddito e rischia il pignoramento dei propri beni. Dal canto suo, nel frattempo, il primo cittadino continua a rassicurare tutti ma la situazione appare seriamente sempre più sfuggita di mano. La sindaca Carla Amici era stata aggredita dalla moglie del dipendente della “Vola”, poco prima della seduta consiliare, con pesanti parole proprio in piazza VI Gennaio. Il marito della donna, dipendente dell’azienda, aveva tentato la via stragiudiziale per il pagamento degli emolumenti. Avendo la casa pignorata, la moglie dell’uomo, evidentemente innervosita, aveva chiesto chiarimenti alla Sindaco e al vice Sindaco, apostrofandoli gravemente.
A febbraio fa era stato richiesto un incontro di emergenza dalle minoranze in Prefettura per attivare tutte le possibili azioni utili a verificare lo sblocco del pagamento degli stipendi. La Prefettura, dopo l’intervento delle minoranze, avrebbe chiesto al revisore dell’azienda, il quale aveva dato parere negativo, una relazione. E non mancano criticità neanche sul fronte della farmacia comunale, gestita dall’azienda “Vola”. Mancherebbero i farmaci e il il farmacista, come gli altri lavoratori, non percepisce lo stipendio da mesi, tanto che un cittadino ha segnalato tutto ai Carabinieri Nas.
A fare da sfondo a questa cornice assai grave, c’era stato un consiglio comunale accesissimo e animato dallo scontro tra il Sindaco e la minoranza che aveva accusato il primo cittadino di non aver ormai più la credibilità per poter porre rimedio alla situazione di instabilità economica e gestionale in cui è piombato il comune di Roccagorga.
Nel frattempo, anche il farmacista della farmacia comunale, controllata dall’azienda speciale “Vola”, si è dimesso per giusta causa, non avendo ricevuto lo stipendio.
“La situazione all’Azienda Speciale Vola di Roccagorga è precipitata in un’emergenza. La disperazione ha spinto la moglie di un dipendente, esasperata dalla mancanza di stipendi, a incatenarsi davanti al comune, un gesto estremo per denunciare la drammatica condizione economica dei lavoratori e delle loro famiglie. I dipendenti dell’azienda sono al terzo mese senza stipendio inaccettabile .
Per molti, con un unico reddito familiare, l’incubo di perdere la casa è diventato realtà, con avvisi di pignoramento già notificati.
Le organizzazioni sindacali Ugl Psa e Confintesa Latina denunciano con forza e l’inaccettabile silenzio della maggioranza del comune di Roccagorga, a partire dal Sindaco anche oggi non pervenuto.
La richiesta di un incontro urgente con il Prefetto di Latina, avanzata giorni fa, è ancora senza riscontro ma confidiamo vista la situazione di estrema emergenza che venga accolta quanto prima .
Ringraziamo le forze dell’ordine e i consiglieri di minoranza per il loro sostegno in questa giornata critica.
Il loro supporto è stato fondamentale per aiutarci a convincere la moglie del dipendente a interrompere la protesta, data la sua condizione fisica e psicologica ormai al limite . È fondamentale che le istituzioni comprendano la gravità della situazione: questa non è solo una crisi economica, ma una bomba sociale pronta ad esplodere. Serve un intervento immediato e risolutivo per i dipendenti e le loro famiglie”.
Così, in una nota, Ugl Psa e Confintesa Latina.